martedì 23 novembre 2010

Scene di (stra)ordinaria gentilezza

In posta.
La signora di una certa età che cede il suo turno a una ragazza di colore in avanzato stato di gravidanza.
Alla TV.
Il cantante rock ribelle e provocatore che, con un sorriso da bambino che gli si allarga sul volto, ringrazia il personale dell'ospedale che l'ha soccorso per un malore.
In auto.
La ragazza che si ferma per favorire l'inserimento nella fila di un'auto che proviene da una viuzza laterale e nessuno lascia passare.
Al supermercato.
Le due donne che arrivano contemporaneamente all'ultimo carrello. Uno sguardo, un sorriso, poi una delle due lo lascia all'altra, che ringrazia.

Non c'è niente di più forte della gentilezza e niente di più gentile della vera forza. R.W. Sockman

venerdì 19 novembre 2010

La vera rivoluzione

Recentemente sono stata alla presentazione degli ultimi libri di Beppe Severgnini e Bill Emmott, scrittori e giornalisti. Il tema della serata era la situazione attuale in Italia.
In una terra tradizionalmente di sinistra come quella in cui vivo, sarebbe stato molto comodo e un po' scontato lasciarsi andare alla facile ironia e alla denigrazione dell'attuale governo.
L'incontro ha invece preso un'altra piega e mi ha colpito una frase, che non mi sarei aspettata in quel contesto: “la vera rivoluzione parte da sé”. Incominciare la rivoluzione dentro di sé, invece di puntare il dito fuori, significa individuare e correggere innanzitutto in se stessi quegli aspetti in ombra che tanto facilmente c'indignano quando li riconosciamo in altre persone. Egoismo, manipolazione, furbetterie varie, clientelismo, menzogna, in una qualche misura ci riguardano tutti. Ecco, possiamo iniziare da lì a costruire "un mondo nuovo".
Tenendo sempre presente che, nonostante tutto, esistono in Italia realtà davvero meritevoli, come i ragazzi di Addio Pizzo in Sicilia. Non tutto il Sud è sconfitto, non tutti i giovani sono tronisti o veline. Non tutta la società è preda di finti valori. La generalizzazione è un virus letale.

"Siate realisti, chiedete l'impossibile"

domenica 7 novembre 2010

Altri motivi per essere felici adesso


1. Siamo nati come esseri umani (e non come funghi, alghe, iguane o gnu), dotati della capacità di crescere, cambiare, scegliere. Siamo nati con la libertà essenziale di cercare la nostra "felicità".

2. Abbiamo delle relazioni: famiglia, amici, parenti, colleghi. Il barista, la parrucchiera, il dentista... A volte sono relazioni superficiali, a volte confittuali o fastidiose: ma siamo comunque in relazione. Non siamo soli. E in qualche momento di vera gioia possiamo sentirci davvero vicini a qualcuno.

3. Possiamo prenderci cura di un animale domestico, e ritrovare il contatto con un'affettività pura, non mediata dalla ragionevolezza, che nutre e scalda il cuore.

4. In questa stagione, possiamo fare una passeggiata in un parco, godere dei colori e degli odori dell'autunno, respirare l'aria umida, sentire le foglie secche scricchiolare sotto i piedi, mangiare le caldarroste...

Uno dei grandi segreti della felicità è amare ciò che già si possiede.   Émilie du Châtelet

mercoledì 3 novembre 2010

Si può fare

E' una giornata grigia e piovosa.

Un'anziana donna in pantofole sta distribuendo la spazzatura nei vari bidoni per la raccolta differenziata.
Ogni tanto si ferma a valutare un rifiuto, poi lo deposita nel rispettivo bidone.
Questa donna fa coscienziosamente il suo dovere civico.

Piove, lei è parecchio avanti con l'età e forse il compito di differenziare le appare un po' oscuro nei modi e nelle finalità.
Eppure lo fa.
Chapeau.



L’uomo non è altro di ciò che fa.    J.P. Sartre