lunedì 17 gennaio 2011

Gentili si nasce

In certe giornate il mondo sembra più gentile.
Così stamane una bimba sconosciuta mi ha rivolto un grande sorriso sdentato, un ragazzo in stazione mi ha augurato buon viaggio, una barista cortese mi ha consigliato una brioche appena sfornata...piccoli gesti che riscaldano.
Non ho ancora capito qual é il segreto per fare diventare queste giornate la norma.
Mentre continuo a cercare, mi godo questi piccoli regali.

La gentilezza è un cammino verso la liberazione. P. Ferrucci

venerdì 14 gennaio 2011

Vieni via con me



Sono al supermercato, all’ora di punta.
In mezzo al reparto frutta e verdura,  in piedi,  immobile fra le persone che corrono qua e là con carrelli pieni, c’è una donna con lo sguardo smarrito.
La  gente frettolosa sbuffa perché lei intralcia, le passa accanto un po’ bruscamente, e lei pare davvero spaurita. È una signora non più giovanissima, vestita bene, con uno sguardo mite.
Mentre mi chiedo cosa sta facendo lì in mezzo, le si avvicina un uomo grande e grosso, con un sacchetto di pomodori in mano. Gentilmente le sussurra qualcosa, la prende con delicatezza per un braccio e la porta con sé. Noto allora che le mani della donna tremano visibilmente, e capisco che soffre di Parkinson, e l’uomo è il marito. Lei lo guarda con infinita gratitudine e si allontana lentamente con lui.
Una tale tenerezza nei gesti di quell’omone apparentemente un po’ rude da commuovermi fino alle lacrime.
Prendersi cura gli uni degli altri a vicenda è la base stessa della nostra vita.
Dalai Lama

lunedì 3 gennaio 2011

Compagni di viaggio

Sono in treno verso il Trentino.
A Verona siamo immersi nella nebbia.
Sale un uomo sui 70 anni, carico di bauli e valigie. Il suo telefono suona di continuo, ha una suoneria disco-dance anni 70 a volume altissimo.
A tutti racconta, con voce stentorea e un marcato accento siciliano, di essere sveglio dalle 3, di essere in viaggio da ore, qui c'é freddo e il cielo é grigio, si, arrivo fra due ore, non ti preoccupare, salutami Pino.
I suoi bagagli riempiono il corridoio, la sua voce riempie l'aria. Una ventata di energia in un treno un po' sonnolento. Cerca di attaccare bottone ma gli altri passeggeri, distaccati, non gli danno corda.
E lui pare non si capaciti, forse pensa ma come, siamo qui seduti tutti assieme, non c'è nulla da fare, almeno parliamo! E chiede indicazioni a tutti,sarà il treno giusto, e quando arriviamo, e dove si ferma, e c’è sempre la nebbia qui? Sembra che sia la sua prima volta nel profondo nord.
Una ragazza, gentile, gli risponde, lo rassicura, chiacchiera un po’.
A un certo punto la nebbia finisce, e ci troviamo davanti un panorama incantato: montagne innevate, un fiume terso che scorre, casine in lontananza. L'uomo per un momento resta senza parole. La ragazza sorride. Gli dà qualche indicazione ulteriore, si prepara a scendere.
Buon 2011.

Se vuoi andare in fretta va da solo. Se vuoi andare lontano va in compagnia. Proverbio africano