lunedì 24 dicembre 2012

Notte di Natale


"Ciò che noi crediamo nascere simbolicamente ogni Notte di Natale è l'anima umana nella sua natura originaria...
Possente è in realtà il suono che può parlare a noi nella Notte di Natale, se siamo in grado di comprenderlo".
R. Steiner

giovedì 20 dicembre 2012

La felicità dalla A alla Z /fine

Per concludere la mia breve carrellata, lascio parlare due eminenti scrittori, che aggiungono un paio di punti fondamentale per quanto riguarda la ricerca della felicità.

Se tendiamo alla felicità senza accettarne la controparte, che è la tristezza, se consideriamo la tristezza come un valore assolutamente negativo, come fosse una malattia, ci riduciamo a vivere una vita a metà, perché ci priviamo di una parte che invece è essenziale dell'esistenza. E. Wilson

La felicità, questa condizione esistenziale a cui ciascuno ambisce, è accessibile a tutti a prescindere dalla ricchezza, dalla condizione sociale, dalle capacità intellettuali, dalle condizioni di salute. Non dipende dal piacere, dal benessere fisico, dall'amore, dalla considerazione o dall'ammirazione altrui, ma esclusivamente dalla piena accettazione di sé, che Nietzsche ha sintetizzato nell'aforisma: "Diventa ciò che sei". 
Sembra quasi un'ovvietà, ma non capita quasi mai, perché siamo soliti misurare la felicità non sulla realizzazione di noi stessi, che è fonte di energia positiva per quanti ci vivono intorno, ma sulla realizzazione dei nostri desideri, che formuliamo senza la minima attenzione alle nostre capacità e possibilità di realizzazione. 
Non accettiamo il nostro corpo, il nostro stato di salute, la nostra età, la nostra occupazione, la qualità dei nostri amori, perché ci regoliamo sugli altri, quando non sugli stereotipi che la pubblicità ci offre ogni giorno.  U.Galimberti

Buona felicità a tutti.


venerdì 14 dicembre 2012

La felicità dalla A alla Z /7

UMORISMO
“Vivere nel mondo come non fosse il mondo, rispettare la legge e stare tuttavia al di sopra della legge, possedere come se non si possedesse, rinunciare come se non si fosse in rinuncia: tutte queste esperienze di un’altra saggezza di vita si possono realizzare solo con l’umorismo.”
Questo scrisse Hermann Hesse. E di certo io non potrei scrivere nulla di meglio. L'umorismo alleggerisce ciò che è pesante, illumina ciò che è oscuro, unisce ciò che è diviso, svela ciò che è nascosto. L'umorismo sano, che non sfocia in sarcasmo distruttivo, e non è un modo per evitare di sentire emozioni, è un dono prezioso.

VEDERE
Accorgerci costantemente di tutte le benedizioni che ci circondano. Accorgerci ogni giorno quanto siamo privilegiati, ed esserne grati, e onorare tutto ciò che ci viene dato. Questa è la via per essere felici.

ZANZARA
Un po' perché nessun'altra parola con la z m'ispirava. E un po' perché se si riesce ad essere felici anche con una zanzara famelica attorno, allora si è raggiunta la vetta della gioia suprema. 

Se pensi di essere troppo piccolo per fare la differenza, prova a dormire con una zanzara. Dalai Lama



mercoledì 12 dicembre 2012

Non tutto il male...



Viaggiare in treno è fonte d'inesauribili sorprese (oltre che un efficace allenamento di pazienza e flessibilità). 
Per una serie di problemi ferroviari, mi ritrovo bloccata a Bologna per qualche ora. Il programma della giornata salta. Il disagio è notevole, la frustrazione anche. 
Eppure... vuoi mettere la possibilità inaspettata di fare una passeggiata sotto i portici del centro addobbato a festa, godendo dell'atmosfera da città-grande-ma-non-troppo che vi si respira? 
Alla fine, forse dovrei ringraziare Trenitalia per questo regalo.

Non mi sono accadute che cose inaspettate. C.G. Jung

lunedì 10 dicembre 2012

Prima neve




Oggi c'è il sole, e la spolverata di neve dei giorni scorsi ha reso tutto bellissimo.
La campagna è fiabesca, e per un po' la città candida è sembrata pulita e innocente.
Sta davvero arrivando Natale.


Forse la neve ama gli alberi e i campi, se li bacia con tanta gentilezza. L. Carroll


giovedì 6 dicembre 2012

La felicità dalla A alla Z /6

RISCHIARE
Le abitudini e il conosciuto sono altamente rassicuranti, ma limitano moltissimo i nostri orizzonti e c'impediscono di crescere. Essere felici richiede qualcosa di più. Richiede la capacità e il coraggio di osare cose nuove, di metterci alla prova, di sfidare limiti e paure. In questo modo attiviamo parti di noi che non sapevamo nemmeno di avere, e ci scopriamo persone più ricche, più complete, e quindi più felici.

SORRIDERE
Mettersi un sorriso finto in faccia quando dentro c'è tutt'altro non è una soluzione. Al contrario, aumenta il disagio, la separazione fra la maschera pubblica e il nostro vero essere. Però, anche crogiolarsi nella sofferenza nutrendo il mito del sacrificio non serve. Molto, molto meglio, esprimere appieno la sofferenza poi metterla da parte, e comportarsi "come se" si fosse felici. Strano a dirsi, funziona. Senza negare nulla, senza soffocare nulla, scegliere di alimentare sentimenti gioiosi provoca davvero cambiamenti dentro di noi.

TUTTO L’IMPEGNO POSSIBILE
Una ricerca ha stabilito che la felicità non si ottiene standone sdraiati sotto una palma in una perenne vacanza, bensì impegnandosi fino in fondo in un' attività che coinvolge e appassiona, qualunque essa sia, dall'equitazione agli scacchi, dal cucinare al birdwatching. Questo può anche voler dire fare fatica e sacrifici: ma ne vale la pena, perché quell'attività ci coinvolge totalmente, e ci fa sentire “interi” e pienamente vivi. 
La felicità quindi non nasce dal disimpegno ne' dall'illusione di una vita facile. Al contrario. Nasce dall'impegnarsi appieno, dal compromettersi nelle cose, nella vita, dal non scegliere la via più semplice, la minor resistenza. La felicità nasce (anche) dalla fatica, dagli obiettivi raggiunti, dalla lotta per un cambiamento. Nasce dallo sporcarsi le mani, dal non restare ai margini della vita, dal coinvolgersi nelle cose, ed essere disposti a pagarne il prezzo.

Tra vent’anni sarete più delusi per le cose che non avete fatto che per quelle che avete fatto. Quindi mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro. Prendete con le vostre vele i venti. Esplorate. Sognate. Scoprite.  M. Twain

lunedì 3 dicembre 2012

La meditazione del Tortellino

Anche quest'anno il rito si è compiuto. 
Il gruppo di donne è cresciuto. 
Ci ritroviamo in una giornata di pioggia, e l'atmosfera è festosa. 
Avvolte dai profumi del ripieno, del brodo che bolle, dei passatelli in preparazione per il pranzo, abbiamo dato vita a 40 uova di tortellini. 
Una distesa infinita e succulenta di piccoli capolavori. 
Fra chiacchiere, risate, battute, le mani sono concentrate nel creare, la soddisfazione del risultato del proprio lavoro è sotto gli occhi, e tutto il resto è lontano.
Una perfetta tecnica di meditazione.

Nei monasteri zen, cuocere i cibi e pulire sono onori che spettano ai monaci più esperti. R. Montana

sabato 1 dicembre 2012

New York


Leggo dal sito de La Stampa. 
"Clamoroso a New York: un giorno intero senza morti e violenza.
Dichiarazione a sorpresa del Dipartimento di Polizia: 
«Non si ricordava nella storia della città una giornata senza neanche una segnalazione relativa a omicidi o altri reati violenti».
Per la prima volta New York ha trascorso una giornata senza neanche un crimine o un atto di violenza. La notizia è talmente sorprendente che il portavoce del dipartimento di Polizia cittadino ha dichiarato la giornata di lunedì quella con il minor tasso di spargimento di sangue nella storia recente. Non un singolo omicidio, non uno sparo, né altro incidente violento è stato segnalato nell’arco di tutto il giorno. (...)"
Che bello iniziare Dicembre con questa notizia. 

E' la visione di una grande metropoli, palpitante di vita incessante, che batte al ritmo di un cuore immenso, capace di farsi intendere ai quattro angoli del mondo. T. Dreiser

giovedì 29 novembre 2012

La felicità dalla A alla Z /5

ONESTA’
Non mentire, non rubare, non truffare ne’ manipolare sono alla base di una sana relazione con gli altri. E non per una questione morale, ma perché essere onesti, quindi tendere a una sempre maggiore limpidezza nei rapporti, ci alleggerisce e ci solleva da numerosi fardelli, preoccupazioni, confusioni.
Però, intendo onestà anche in un altro senso, che mi pare forse più importante. Ovvero, onestà verso se stessi. Dire a se stessi la verità, o almeno provarci. Non raccontarsela. Guardare in faccia le cose per quello che sono, per quanto possano apparirci sgradevoli. E’ come bere una pozione a volte amara; ma è l’unico rimedio che davvero ci può dare la felicità, perché è ciò che più ci avvicina a noi stessi.

PIACERE
Beh qui credo saremo tutti d’accordo. Il piacere è una forma di felicità, magari piccola, magari evanescente, ma accessibile a tutti. Il piacere del cibo, il piacere del sesso, il piacere di una bella dormita, o di un massaggio; il piacere di fare sport o di ballare; il piacere di ascoltare una buona musica, o di cantare, o di decorare una torta; il piacere di chiacchierare con un amica o di fare una passeggiata, sono modi basilari di appagamento che ci rendono un po’ più felici. Certo durano poco. Ma non sottovalutiamone la portata. Ogni piccolo piacere è un passo verso la felicità.

QUANDO FUORI PIOVE
Possiamo leggere un libro. O telefonare a una persona cara. O giocare a Monopoli. Quando il mare è in burrasca i pescatori riparano le reti. Quando abbiamo solo dei limoni, facciamoci una limonata. Trarre il meglio possibile dal momento, accettando le situazioni per quello che sono, è un punto fondamentale. Se le condizioni esterne non sono favorevoli, almeno in apparenza, abbiamo due scelte: imprecare e lamentarci contro il clima, la vita, la nostra solita sfortuna; oppure sfruttare al meglio le circostanze, traendone quanto di buono ci possono offrire. Anche perché fortuna o sfortuna, chi lo sa. A volte le cose migliori nascono da sgradevoli imprevisti.

Ciò che dovrà accadere accadrà, e tu hai una scelta: andarci insieme o andarci contro. Osho


lunedì 26 novembre 2012

Pace nel mondo

Ricordo che da bambini, nella lettera a Babbo Natale, oltre a desideri più prosaici spesso richiedevamo la pace nel mondo. 
Ecco che oggi, a qualche decennio di distanza, quel desiderio appare possibile e non troppo lontano.
Infatti Havard Hegre, docente all'università di Oslo, elaborando un complicato modello matematico afferma che dal 2050 potremo intravedere un mondo senza più guerre.
Già oggi le guerre sono in calo sul pianeta, e la combinazione di una maggiore istruzione, una ridotta mortalità infantile e minor tasso delle nascite, assieme ad altre tendenze socio-economiche, produrrà finalmente un mondo in pace.
Certo, questo non significa che i conflitti saranno eliminati radicalmente, e comunque la strada è ancora lunga.
Tuttavia per citare un altro studioso, Steve Pinker, "per quanto il mondo di oggi possa apparirci violento, disperato e brutale, lo è incredibilmente di meno rispetto al mondo del passato, alla vita di uno, due o cinque secoli fa, quando gli uomini si ammazzavano l'un l'altro come mosche". Questo mi pare del tutto evidente. Come si può non nutrire fiducia? 

Non ci sono mai state una buona guerra o una cattiva pace. B. Franklin

domenica 25 novembre 2012

Imprevisti


Guasto al treno.
Sono costretta a prendere il bus sostitutivo.
Fra passeggeri infuriati e un ritardo clamoroso, mi ritrovo a vagare, affascinata, per la campagna mantovana.
Attraverso paesini minuscoli avvolti in una leggera nebbia, percorro strade sconosciute immerse in campi colorati d'autunno, osservo la vita di questi luoghi da una diversa prospettiva.
Il disagio sfuma in questo regalo del tutto inaspettato.



L'imprevisto, la sorpresa, lo stupore sono una parte essenziale e la caratteristica della bellezza. C. Baudelaire


giovedì 22 novembre 2012

La felicità dalla A alla Z /4


LENTEZZA
Rallentare, rallentare, rallentare. Il quotidiano ci spinge e ci tira a un ritmo forsennato. Mentre facciamo una cosa siamo già con la mente a quello che dovremo fare dopo. Oppure a  quello che dovevamo fare e non abbiamo fatto. Ovvero, siamo sempre troppo avanti o troppo indietro rispetto al momento presente, che è l'unico in cui possiamo essere felici. Esercitiamoci a camminare lentamente, parlare lentamente, mangiare lentamente. Come per magia si apriranno insospettati scenari di pace interiore.

MEDITAZIONE
Praticare regolarmente una tecnica di meditazione procura benessere. E' ormai dimostrato scientificamente: chi medita è più sereno, più equilibrato, quindi più felice. Un buon motivo per farlo, direi.

NITRIRE
Ma anche saltellare per strada, salutare gli sconosciuti, uscire con i calzini spaiati, parlare con i cani, e agire qualunque altro comportamento apparentemente bizzarro, ma che ci renda liberi di esprimere ciò che siamo e la nostra unicità. Qualche piccola incrinatura nelle convenzioni sociali, fregandocene dei giudizi, ci rende più liberi e più leggeri. Quindi più felici.

In ogni attività spontanea l'individuo abbraccia il mondo. E. Fromm 

lunedì 19 novembre 2012

Il secondo gatto più bello del mondo


Come ben sa chi mi conosce un po', Merlino occupa un posto speciale nel mio cuore e nessun altro essere a quattro zampe potrebbe insidiarne la posizione. 
Subito dopo in graduatoria si piazza Gatto Rosso: è un randagio che abita vicino a casa mia, e ogni volta che mi vede mi corre incontro miagolando e buttandosi a pancia all'aria per ricevere una dose di coccole. Davvero una meraviglia di micio, pasciuto, pelosone, affettuosissimo e anche molto fotogenico. 

Riesce sempre a rallegrarmi e a strapparmi un sorriso, anche nelle giornate più grigie. Dedico a lui, e a tutta la meravigliosa razza felina, questo servizio fotografico, e questi versi di Pablo Neruda (da Ode al Gatto):




L'uomo vuol essere pesce e uccello,
il serpente vorrebbe avere ali,
il cane è un leone spaesato,
l'ingegnere vuol essere poeta,
la mosca studia per rondine,
il poeta cerca di imitare la mosca,
ma il gatto
vuole solo esser gatto
ed ogni gatto è gatto
dai baffi alla coda,
dal fiuto al topo vivo,
dalla notte fino ai suoi occhi d'oro.





venerdì 16 novembre 2012

La felicità dalla A alla Z / 3

GIOCARE
A carte o a tombola, con il pallone o in piscina, con le foglie secche o sull’altalena. L’importante è farlo, non guardare altri che giocano. 
Il gioco riattiva il piacere, risveglia parti di noi sopite, accende emozioni e sensazioni preziose.
Se poi si fa in compagnia, e senza voler vincere a tutti i costi ma solo per il gusto di farlo, allora è un vero toccasana, i cui effetti si prolungano nel tempo.

HO TUTTO CIÒ CHE MI SERVE
Uno dei modi più diffusi ed efficaci per essere infelici è dare rilievo a ciò che vorremmo e non c'è, invece che apprezzare ciò che già abbiamo. Ritenere che senza "quello" non potremo mai essere felici è una trappola in cui ci mettiamo spesso. In realtà, manca sempre qualcosa. E se aspettiamo che tutto sia "perfetto" la felicità continuerà a sfuggirci. 
Questo, ovviamente, non significa rassegnarsi alla mediocrità. Possiamo sempre operare cambiamenti per cercare di migliorare la nostra vita. Ma sapendo che già ora possiamo scegliere di essere felici: "Felicità non è avere ciò che si vuole ma volere ciò che si ha".

INNOCENZA
Mantenere sul mondo, sugli eventi e sulle persone lo sguardo dei bambini, che non hanno schemi precostituiti e per i quali tutto è nuovo, tutto è stupefacente, tutto è meraviglioso.  Poche cose soffocano la felicità come il dare tutto per scontato, il credere di sapere già come andrà, il dirsi "tanto sarà così". La vita è molto più creativa di noi, e ci può sorprendere in ogni momento. Restare aperti e ricettivi, lasciarsi stupire, coltivare il contatto con tutto ciò che alimenta la purezza dell’infanzia è una ricetta di felicità.

Ogni felicità è una forma di innocenza. M.Yourcenar

mercoledì 14 novembre 2012

Questo non è un blog di cucina


Eccezionalmente, a grande richiesta, ecco la ricetta dei miei moelleux al cioccolato che con un minimo sforzo strappano ogni volta mugolii di soddisfazione.

Per 12 moelleux  (io li faccio nello stampo per i muffin):
- 200 gr cioccolato fondente
- 200 gr di burro
- 200 gr zucchero
- 5 uova
- 1 cucchiaio di farina

Accendere il forno a 160°, meglio se non ventilato.
Sciogliere il cioccolato insieme al burro, unire lo zucchero e mescolare bene. 
Aggiungere una alla volta le uova continuando a mescolare.
Aggiungere la farina, mescolare.
Suddividere il composto nella teglia da muffin, io uso i pirottini di carta per non doverla imburrare e infarinare.
Infornare per 30 minuti.
Sono buoni caldi, freddi, con o senza aggiunte tipo panna montata o gelato. E si possono anche surgelare.

Sono convinta che siano una delle cose migliori della vita...

Il solo mezzo per liberarsi dalla tentazione è cederle. O. Wilde

lunedì 12 novembre 2012

Giornata mondiale della gentilezza

Domani 13 Novembre è la giornata mondiale della gentilezza.
Nata in Giappone diversi anni fa, l'iniziativa si è diffusa sempre più ed oggi è promossa in numerosi paesi, dalla Francia all'Inghilterra, dagli Stati Uniti all'Australia, dall'India a Singapore. 
L'obiettivo è promuovere la gentilezza quotidiana come via per un mondo migliore. 
Le opportunità per essere gentili sono infinite, dall'ufficio alla guida dell'auto, dalla posta alla vicina di casa... Tuttavia, per chi fosse a corto d'idee, ecco qualche suggerimento, tratto dal sito Random Act of Kindness:

- donare i libri usati ad una biblioteca
- aiutare qualcuno in un lavoro faticoso: giardinaggio, pulizie, trasloco...
- fare passare davanti in una fila qualcuno che ha fretta 
- leggere una favola a un bambino
- leggere il giornale a un anziano
- scrivere una lettera di ringraziamento a qualcuno che ha fatto la differenza nella vostra vita
- raccogliere la spazzatura che altri hanno lasciato a terra
- essere gentile con qualcuno che ci sta antipatico
- andare a trovare qualcuno malato
- cucinare un pasto sano, biologico e senza carne
- donare il sangue
- regalare i vestiti usati
- ringraziare il tassista o il conducente dell'autobus
- piantare un albero
- fare un complimento inaspettato
- fare una torta e regalarla
- prestare un oggetto a qualcuno
- arrivare puntuale
- dire buongiorno a uno sconosciuto

Piccoli atti gentili che possono fare davvero la differenza. 

Nessun gesto di gentilezza, per quanto piccolo, è mai sprecato. Esopo


venerdì 9 novembre 2012

La felicità dalla A alla Z /2


DANZARE
Il corpo che si muove al ritmo della musica. L'attenzione completa in ciò che si fa, non ci si può distrarre o si perde il passo. La vibrazione sonora che attraversa le cellule e le fa oscillare. Un modo per essere presenti a se stessi fino alla punta dei piedi. Una meravigliosa opportunità di espressione creativa. Questa è realmente una via verso la gioia dell'essere.

ENTUSIASMO
"L'entusiasmo è la fiamma indistruttibile del cuore del mondo che rompe gli argini dell'isolamento e fonde l'umanità in un unico abbraccio". C'è altro da aggiungere?

FILM
Il cinema ha spesso un effetto strabiliante sull'umore: può rasserenare o stimolare, commuovere o inquietare. Il potere delle immagini è immenso, e possiamo sfruttarlo consapevolmente. 
Evitare l'inquinamento psichico causato da certi prodotti televisivi o cinematografici procura benessere. Non immettere nella mente immagini o pensieri di violenza, paura, o altre amenità ci mantiene un po' più puliti ed equilibrati. 
Questo vale anche per libri, musica e produzioni artistiche in genere. L'arte può elevarci su piani luminosi, o trascinarci negli abissi. A noi  il compito di vigilare su ciò che diamo da mangiare alla nostra mente, e scegliere ciò che ci fa stare bene.

(continua)

mercoledì 7 novembre 2012

Buongiorno


Negli USA, Obama è rieletto presidente.
Da noi, Franco Battiato è il nuovo assessore alla cultura della regione Sicilia.
Si, oggi è una bella giornata.

Dapprima ti ignorano. Poi ti ridono dietro. Poi cominciano a combatterti. Poi arriva la vittoria. Gandhi


martedì 6 novembre 2012

Skyfall


Ho visto l'ultimo film su James Bond-007, per la regia di Sam Mendes: decisamente, merita una citazione nel blog.

Non amo particolarmente il genere, eppure questo è davvero un bel film, con grandi attori, Judy Dench su tutti, scene spettacolari, una bella ironia tipicamente british e qualche momento introspettivo, il tutto condito dalla vibrante voce di Adele. 
143 minuti di evasione che volano e lasciano anche qualche spunto di riflessione. 

In particolare, vorrei citare questi versi di Tennyson, che trovo davvero ispiranti: 

Anche se molto è stato preso, molto aspetta; e anche se
Noi non siamo ora quella forza che in giorni antichi
Mosse terra e cieli, ciò che siamo, siamo;
Un’eguale indole di eroici cuori,
Fiaccati dal tempo e dal fato, ma forti nella volontà
Di combattere, cercare, trovare, e di non cedere.


La dimostrazione che si può fare un grande cinema d'azione con intelligenza ed eleganza, senza cedere a volgarità, violenza gratuita, banalizzazioni o dialoghi scontati.
Chapeau.

lunedì 5 novembre 2012

Sapori di stagione

Zucca. Funghi. Pere. Cachi. Uva. Castagne. Carciofi. Porri. Spinaci.
Alcuni dei miei cibi preferiti maturano in autunno, e resto sempre affascinata dalla ricchezza di sapori che ci viene offerta in questo periodo. E poi i colori, arancione giallo rosso ocra bordeaux verde. E i profumi, la terra bagnata, i funghi, la nebbia, il fumo delle caldarroste.
Si può solo ringraziare la terra per quanto ci regala in questa stagione.


Laudato sii, o mio Signore, per nostra Madre Terra, la quale ci sostenta e governa e produce diversi frutti con coloriti fiori ed erba. S. Francesco d'Assisi

mercoledì 31 ottobre 2012

La felicità dalla A alla Z /1


AMORE
Naturalmente, in tutte le sue infinite declinazioni. Amare l'arte, la natura, lo sport, la cucina, i libri, gli orologi da taschino o qualunque altra cosa. Amare il/la partner, i figli, le sorelle, gli amici, i bambini, gli animali dai delfini ai coleotteri, le piante e qualsiasi essere vivente. Soprattutto amare la vita: dà senso alla vita stessa, ed è fonte di perpetua felicità.

BELLEZZA
"Ciò che è bello è una gioia per tutte le stagioni", disse Oscar Wilde. "La bellezza salverà il mondo", disse Dostoevskij. E se lo dicono loro, sono certa che hanno ragione.

CALORE
Secondo Charlie Brown la felicità è un cucciolo caldo. Mi trova d'accordo. E se un cucciolo non è possibile, allora va bene un maglione soffice, una copertina pelosa, una zuppa densa e fumante, tutto ciò che sa di casa, cuccia, nido. Più di tutto, inutile dirlo, il calore di un abbraccio vero. A questo, non c'è confronto. 

(continua)

lunedì 29 ottobre 2012

Eroi del giorno

Ci sono migliaia, forse milioni di persone al mondo che si danno da fare per migliorare la realtà. C'è chi fa volontariato nelle sue mille possibili forme, dal pulire le spiagge, al fare compagnia agli anziani, al soccorrere gli animali abbandonati. E non importa che questo spesso serva a sentirsi migliori, o a colmare bisogni personali. L'azione viene comunque fatta, e produce qualcosa di buono.
Ma ci sono persone che fanno anche più di questo, e hanno creato associazioni o fondazioni per dare una risposta concreta a un problema da loro particolarmente sentito. La CNN ha selezionato 10 di queste persone, chiamandoli "eroi del giorno", e ha indetto un concorso per selezionare un vincitore, dando visibilità a vicende che altrimenti resterebbero sconosciute, immersi come siamo nel disfattismo che trasuda dai media.
C'è l'insegnante afgana che si batte per dare un'istruzione alle bambine del suo territorio che non avrebbero accesso alla scuola; l'ex alcolista che aiuta giovani tossicodipendenti a uscire dal loro problema attraverso lo sport; il padre che dopo aver perso la figlia per colpa di un autista ubriaco da anni opera contro l'abuso di alcool negli adolescenti; il giovane cresciuto in un ghetto in Sudafrica che con la sua fondazione fornisce cibo e istruzione a centinaia di bambini dei ghetti. 
Storie di straordinaria umanità. Storie ispiranti di ciò che l'essere umano è capace. Se sapete l'inglese, date un'occhiata alle schede di presentazione.
Tanti raggi di luce in una realtà che spesso ci viene dipinta come totalmente oscura.

Fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce. Lao Tzu

venerdì 26 ottobre 2012

Una risata ci salverà

A cena con amici. Il ristorante è piuttosto elegante. 
Voci basse, luci discrete, i camerieri scivolano fra i tavoli con gesti misurati. 
Gli avventori siedono composti, con modi un po' affettati da manuale di galateo. 
Tutto scorre liscio, fino al momento in cui succede l'irreparabile: un cubetto di pomodoro, tratto da una fantastica dadolata con un nome impronunciabile, mi cade traditore nella scollatura, e mi finisce a contatto con la pancia. 
E' freddissimo e non riesco a trattenere un gridolino di disappunto e un sobbalzo. Provo a fare qualche contorsione ma è inutile, il cubetto ghiacciato resta lì. 
I miei amici se ne accorgono e dopo qualche sguardo solidale tutti insieme scoppiamo in una sonora risata, che irrompe come una cascata nell'atmosfera soffusa della sala. 
Nonostante qualche sguardo sorpreso e forse di disapprovazione, sono certa che anche gli altri clienti avrebbero voluto lasciarsi cogliere alla sprovvista e ridere spontaneamente del piccolo evento. 

E quando vidi il mio diavolo, lo trovai serio, esatto, profondo e solenne. Era lo spirito della gravità, per lui precipitano tutte le cose: non si uccide con l'ira, ma con il sorriso. Su, uccidiamo lo spirito di gravità!  F. Nietzsche

mercoledì 24 ottobre 2012

La felicità è la strada




Vi segnalo un mio nuovo articolo sulla felicità:  



Non esiste una strada per la felicità. La felicità è la strada. Confucio


lunedì 22 ottobre 2012

Un mondo che danza

Ho partecipato a una serata di danze etniche dal mondo e sono rimasta folgorata. 
Mi hanno conquistato i passi semplici ma espressivi, l'armonia nel gruppo, l'atmosfera gioiosa. 
Soprattutto, mi ha colpito la percezione delle radici comuni che uniscono danze cosi diverse, il cogliere le emozioni che popoli lontani fra loro manifestano con musica e danza e che risuonano in sintonia, richiamando un senso di appartenenza ad un solo grande popolo, quello umano.  

Il linguaggio della danza non conosce confini. (...) La Danza vive all’interno di tutto ciò che vive. Facciamo ballare tutti i bambini e sicuramente seguirà la pace. M. Yoshida



venerdì 19 ottobre 2012

Eccezione alla regola

Sul bus salgono i controllori. 
I passeggeri, incredibilmente, risultano in regola col biglietto, e già questa è una buona notizia. 
Solo una donna molto anziana e visibilmente fragile rovista un po' nella borsa poi con voce tremula sussurra che ha dimenticato a casa la tessera. 
Il controllore la rimbrotta un momento, poi lascia correre. Una dimostrazione di sano buon senso. Le regole sono uguali per tutti, è vero, ma saper discriminare ed essere flessibili è segno d'intelligenza e umanità.

Dobbiamo imparare bene le regole, in modo da infrangerle nel modo giusto.  Dalai Lama

martedì 16 ottobre 2012

Sanità che funziona




La cattiva notizia è che, vista l'età, sono entrata ufficialmente nel programma di prevenzione che l'Asl riserva alle "signore" (non ci posso credere). 
La buona notizia è che mi sono presentata alla visita a cui mi hanno chiamato, e ho trovato zero attesa, un'addetta gentilissima, una strepitosa efficienza con un tocco umano. E tutto senza pagare nulla. 
A volte le cose funzionano davvero bene, anche nella bistrattata sanità nazionale. 




Questo bisogna chiedere nelle preghiere: una mente sana in un corpo sano. D. G. Giovenale


venerdì 12 ottobre 2012

Siamo tutti premi Nobel

Non ho resistito alla commozione alla notizia che il Nobel per la Pace è stato assegnato all'Unione Europea. 
Se penso che fino a pochi decenni fa questi erano luoghi di guerra e atrocità; se penso alla storia europea costellata di battaglie, combattimenti, morti e stragi, posso soltanto emozionarmi profondamente. Oggi, qui, quei tempi oscuri sono passati e andiamo sempre più verso una grande nazione d'Europa.
Io mi sento europea. E sono fiera del riconoscimento che ci è stato dato. E ho una profonda ammirazione e gratitudine verso coloro che hanno perseverato, lottato e portato avanti una visione di unione che sembrava una follia.

Verrà un giorno in cui anche a voi cadranno le armi di mano! Verrà un giorno in cui la guerra vi parrà altrettanto assurda e impossibile tra Parigi e Londra, tra Pietroburgo e Berlino, tra Vienna e Torino quanto sarebbe impossibile e vi sembrerebbe assurda oggi tra Rouen e Amiens, tra Boston e Filadelfia.[...] Verrà un giorno in cui si vedranno questi due immensi gruppi, gli Stati Uniti d'America, gli Stati Uniti d'Europa posti in faccia l'uno dell'altro, tendersi la mano al di sopra dei mari. Victor Hugo, 1849


Quasi amici

E' raro che un film di cui si sente parlare tanto, da mesi, e con toni variamente entusiastici, non deluda le aspettative. Ebbene, mi è successo con "Quasi Amici".
La storia è vera, e narra l'incontro e la "quasi amicizia" fra un ricco aristocratico tetraplegico, colto e intellettuale, immobile dal collo in giù, e un teppistello rozzo, pragmatico e vitale, con precedenti penali e poche prospettive.
Entrambi limitati e "diversi", i due faranno da stampella l'uno all'altro, e riusciranno a salvarsi a vicenda, cambiando punto di vista sulla vita e sulle cose, accettando la realtà per quella che è, e sviluppando fratellanza e solidarietà.
L'argomento impegnativo è trattato con toni da commedia intelligente, e in nessun momento cede al pietismo né alla retorica dei buoni sentimenti.
E visto che, ognuno a proprio modo, siamo tutti "diversi" e tutti "limitati", il film parla a tutti noi.
Ho riso e sorriso, ho pianto, ho riflettuto, ho ascoltato la bella colonna sonora di Ludovico Einaudi. Cosa chiedere di più a un film?

La leggerezza è un salvagente nella corrente della vita. L. Börne 




martedì 9 ottobre 2012

Mezze stagioni


Seduta in un bar all'aperto osservo la gente che passa. 
C'è il sole ma l'aria è frizzantina. 
Mi pare che queste stagioni di passaggio mostrino con grande evidenza la stupefacente unicità di ogni essere. Qualcuno non abbandona l'estate e va in giro in infradito e canottiera. Altri sono già arrivati alla giacca imbottita. La maggior parte combina capi estivi e capi invernali in abbinamenti personalissimi.  
Comprendo una volta di più che le generalizzazioni non vedono la realtà. "La gente" non esiste. Esistono singoli esseri, ognuno con un proprio mondo da rispettare, un punto di vista da comprendere, una storia da ascoltare. 

E' più facile spezzare un atomo che un pregiudizio. A.Einstein

domenica 7 ottobre 2012

Homo sapiens?

Ho visto un bel documentario sull'intelligenza degli animali. Impossibile restare indifferenti a certe meraviglie.

- Uno scimpanzé adulto riesce a risolvere un problema logico molto più velocemente di bambini di 5,6,7 e anche 8 anni.
- Una cincia che abita in un ambiente ostile e ha avuto "una vita difficile" è molto più abile a trovare soluzioni intelligenti, rispetto ad una cincia che abita in un luogo pieno di cibo e che ha avuto un vita facile.
- Un corvo impara che la persona con una determinata faccia è pericolosa, e nel giro di poco tutta la comunità dei corvi, anche a km di distanza, ne è informata e si tiene alla larga. E questa informazione viene tramandata nelle generazioni, e anche anni dopo quella "faccia" sarà considerata pericolosa.
- Uno scimpanzé giapponese riesce a risolvere con facilità giochi di memoria e rapidità visiva impossibili alla mente umana.
- Un delfino impara ad essere "creativo", e a un determinato segnale inventa ogni volta qualche cosa di nuovo: salti, piroette, nuota sul dorso, esprimendosi davvero con creatività. 
- Un cane ha imparato il nome di migliaia di oggetti e li riconosce senza errore.
- Un banco di pesci e uno stormo di uccelli danzano seguendo una serie di movimenti misteriosi e perfettamente sincronizzati, proteggendo in questo modo il branco.

Ci riteniamo - e in un certo senso siamo - la specie più intelligente della terra. Ma, se l'intelligenza è la capacità di vivere garantendo un futuro ai propri discendenti, allora il rispetto che la nostra specie ha del pianeta terra ci colloca agli ultimi posti della graduatoria.


L'intelligenza è negata agli animali soltanto da coloro che ne possiedono assai poca. A. Schopenhauer

giovedì 4 ottobre 2012

Elogio della pennichella

Oggi pomeriggio ho il tempo per un sonnellino. 
Mi appoggio in diagonale sul letto, vestita, per ricordare a me stessa che non è il sonno notturno. Mi avvolgo in una copertina morbida. Merlino, felice, mi si spalma addosso. Sono pronta ad abbandonarmi al silenzio e alla penombra. 
Fuori il mondo corre e strepita col suo ritmo inesorabile ma qui, adesso, posso godere di un piccolo, quieto momento regalato. 

La felicità vera è nel riposo e non nel trambusto. B. Pascal

lunedì 1 ottobre 2012

Coltiva il cibo, la vita, il pianeta

Aderisco volentieri a Coltiva, la nuova campagna di Oxfam contro la fame nel mondo.
Ci sono piccoli gesti che ognuno di noi può fare per contribuire concretamente ad un utilizzo più equo delle risorse alimentari del nostro pianeta: risorse che, è bene ricordarlo, non sono illimitate.

Cinque piccoli gesti:

1. Ridurre gli sprechi
2. Seguire le stagioni
3. Mangiare meno carne
4. Sostenere i produttori
5. Cucinare con intelligenza

Per saperne di più, potete scaricare il report.  Sulla pagina Oxfam trovate invece una serie di consigli e idee facili da mettere in pratica, e da diffondere a più persone possibili. 

Il cambiamento, come sempre, deve partire da noi.

La cosa più pericolosa da fare è rimanere immobili. W. Burroughs

giovedì 27 settembre 2012

A proposito di qui-e-ora

Il cielo è grigio e piovoso. 
La stazione è affollata dai pendolari del primo mattino, e la mia mente è ancora intorpidita dal sonno.
Devo aspettare un po', cerco un posto a sedere. 
In fondo alla pensilina vedo una panchina libera. 
La raggiungo e con un sospiro di sollievo mi siedo. 
C'è qualcosa di strano ma non capisco bene cosa. 
Un uomo gentile mi si avvicina e mi dice, con un tono quasi imbarazzato "Signorina, non si è accorta che la panchina è bagnata?".  
Solo allora noto un sottile filo d'acqua che scende dal tetto della pensilina e inonda il sedile. 
Abbozzando indifferenza, e sorridendo fra me e me, ringrazio l'uomo e mi alzo. I pantaloni fradici mi ricorderanno per diverse ore che fare attenzione a dove ci si siede è un atto di necessaria consapevolezza... 

Non bisogna agire e parlare come se si stesse dormendo. Eraclito

mercoledì 26 settembre 2012

Yes Man

Ho rivisto con piacere qualche sera fa un film del 2009, "Yes Man", che pur essendo una commedia leggera trasmette un messaggio degno di nota.
Il protagonista, Jim Carrey, è un uomo profondamente insoddisfatto la cui parola d'ordine è "no": si è progressivamente chiuso alla vita e alle esperienze, e rifiuta tutto ciò che esula dai suoi schemi. 
Nel momento in cui aderisce a un programma basato sul "semplice" impegno a dire Si a tutto ciò che incontra, la sua vita cambierà in maniera inaspettata. Persone, eventi, opportunità: il film è un invito ad accogliere tutto senza rifiutare nulla, e in questo modo onorare la Vita e ciò che ci offre.
Ottima scelta per un'iniezione di fiducia ed entusiasmo in una sera d'autunno.



La vita è troppo breve perché ci possiamo permettere di renderla insignificante. B. Disraeli

lunedì 24 settembre 2012

Buona notte

In autostrada, al tramonto.
Il cielo si oscura di colpo: un imponente stormo di uccelli si dirige, come guidato da una bussola infallibile, verso i cavi dell'alta tensione. 
Li osservo accomodarsi in fila, schiamazzando come comari. Tutti prendono posto, uno attaccato all'altro. Qualcuno si mantiene un po' distante, forse timido o troppo snob per mescolarsi alla folla.
Eccoli insieme, tutti accoccolati, pronti per la notte.
Lo spettacolo è tenero e meraviglioso: una grande comunità che si prepara al sonno.
Non hanno bisogno di altro. 


Guardate gli uccelli dell'aria: non seminano, non raccolgono, eppure nessuno è più ricco di loro. Matteo 6,24-34


giovedì 20 settembre 2012

Istruzioni per vivere

Dobbiamo sradicare dall'anima tutta la paura e il timore di ciò che il futuro può portare all'uomo.
Dobbiamo acquisire serenità in tutti i sentimenti e sensazioni rispetto al futuro.
Dobbiamo guardare avanti con assoluta equanimità verso tutto ciò che può venire; e dobbiamo pensare che tutto quello che ci verrà ci sarà dato da una direzione del mondo piena di sapienza.
Questo è parte di ciò che dobbiamo imparare in quest'era: a saper vivere con assoluta fiducia, senza nessuna sicurezza nell'esistenza. 
In verità nulla avrà valore se ci manca il coraggio.

R. Steiner




lunedì 17 settembre 2012

Piccole grandi cose

Il Festival della Filosofia di Modena è ormai un evento colossale. Quest'anno il tema scelto era "Le cose", argomento particolarmente significativo in questa terra che, col terremoto di Maggio, ha sofferto perdite e danni anche a "cose". 
Come ogni anno, la proposta è stata ricca, variegata, stimolante. Per qualche giorno, Modena e i paesi vicini sono stati benevolmente invasi da decine di migliaia di persone arrivate da tutta l'Italia. 
Fra tutte le riflessioni più o meno "filosofiche" che il festival ha risvegliato in me, vorrei condividere un pensiero semplice semplice.
Se tante persone così diverse, apparentemente senza nulla in comune, scelgono di passare un weekend a riflettere, ad andare oltre la superficie delle cose, a cercare possibili risposte (oltre che a mangiare buon cibo emiliano e godersi la città, naturalmente), dicevo se tante persone scelgono questo invece di chiudersi in un centro commerciale o dormire davanti alla tv, allora l'umanità sta davvero evolvendo. 
La crescita delle coscienze procede, lentamente ma inesorabilmente.

Gli oggetti formano la sostanza del mondo. L. Wittgenstein

venerdì 14 settembre 2012

W gli animali

Il mio cuore animalista non può che attivarsi per la raccolta firme che Stopvivisection sta organizzando a livello europeo per mettere fine alla sperimentazione sugli animali. 
Entro Giugno 2013 si dovrà raccogliere il milione di firme. Un obiettivo possibile.
V'invito quindi ad andare sul sito, informarvi, firmare e se volete anche attivarvi.




La compassione e l'empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo possa ricevere in dono. C. Darwin

mercoledì 12 settembre 2012

10 modi per continuare a sentirsi un po' in vacanza

1. Fare qualcosa di nuovo ogni giorno. Provare un bar diverso, sperimentare una strada alternativa per andare al lavoro, assaggiare un cibo che non si è mai provato...
2. Accettare inviti e proposte quando inerzia o pigrizia farebbero dire "no".
3. Usare il doposole come crema dopo la doccia.
4. Scegliere una foto delle vacanze, o un'immagine che evochi sentimenti positivi, stamparla e appenderla in un posto ben visibile.
5. Ogni sera dopo cena uscire a fare una passeggiata.
6. Indossare sempre qualcosa di colorato. 
7. Camminare scalzi per casa.
8. Rallentare i ritmi. Invece di buttarsi nella corsa di dover-fare-tutto, allenarsi a fare le cose lentamente, una alla volta. Risultati garantiti, senza ansia né stress.
9. Aprire le finestre, riempire la casa di luce, stare all'aperto il più possibile.
10. Sorridere!

Qualunque viaggio noi intraprendiamo, noi inseguiamo la felicità. Ma la felicità è qui. Q.O. Flacco

martedì 31 luglio 2012