lunedì 24 dicembre 2012

Notte di Natale


"Ciò che noi crediamo nascere simbolicamente ogni Notte di Natale è l'anima umana nella sua natura originaria...
Possente è in realtà il suono che può parlare a noi nella Notte di Natale, se siamo in grado di comprenderlo".
R. Steiner

giovedì 20 dicembre 2012

La felicità dalla A alla Z /fine

Per concludere la mia breve carrellata, lascio parlare due eminenti scrittori, che aggiungono un paio di punti fondamentale per quanto riguarda la ricerca della felicità.

Se tendiamo alla felicità senza accettarne la controparte, che è la tristezza, se consideriamo la tristezza come un valore assolutamente negativo, come fosse una malattia, ci riduciamo a vivere una vita a metà, perché ci priviamo di una parte che invece è essenziale dell'esistenza. E. Wilson

La felicità, questa condizione esistenziale a cui ciascuno ambisce, è accessibile a tutti a prescindere dalla ricchezza, dalla condizione sociale, dalle capacità intellettuali, dalle condizioni di salute. Non dipende dal piacere, dal benessere fisico, dall'amore, dalla considerazione o dall'ammirazione altrui, ma esclusivamente dalla piena accettazione di sé, che Nietzsche ha sintetizzato nell'aforisma: "Diventa ciò che sei". 
Sembra quasi un'ovvietà, ma non capita quasi mai, perché siamo soliti misurare la felicità non sulla realizzazione di noi stessi, che è fonte di energia positiva per quanti ci vivono intorno, ma sulla realizzazione dei nostri desideri, che formuliamo senza la minima attenzione alle nostre capacità e possibilità di realizzazione. 
Non accettiamo il nostro corpo, il nostro stato di salute, la nostra età, la nostra occupazione, la qualità dei nostri amori, perché ci regoliamo sugli altri, quando non sugli stereotipi che la pubblicità ci offre ogni giorno.  U.Galimberti

Buona felicità a tutti.


venerdì 14 dicembre 2012

La felicità dalla A alla Z /7

UMORISMO
“Vivere nel mondo come non fosse il mondo, rispettare la legge e stare tuttavia al di sopra della legge, possedere come se non si possedesse, rinunciare come se non si fosse in rinuncia: tutte queste esperienze di un’altra saggezza di vita si possono realizzare solo con l’umorismo.”
Questo scrisse Hermann Hesse. E di certo io non potrei scrivere nulla di meglio. L'umorismo alleggerisce ciò che è pesante, illumina ciò che è oscuro, unisce ciò che è diviso, svela ciò che è nascosto. L'umorismo sano, che non sfocia in sarcasmo distruttivo, e non è un modo per evitare di sentire emozioni, è un dono prezioso.

VEDERE
Accorgerci costantemente di tutte le benedizioni che ci circondano. Accorgerci ogni giorno quanto siamo privilegiati, ed esserne grati, e onorare tutto ciò che ci viene dato. Questa è la via per essere felici.

ZANZARA
Un po' perché nessun'altra parola con la z m'ispirava. E un po' perché se si riesce ad essere felici anche con una zanzara famelica attorno, allora si è raggiunta la vetta della gioia suprema. 

Se pensi di essere troppo piccolo per fare la differenza, prova a dormire con una zanzara. Dalai Lama



mercoledì 12 dicembre 2012

Non tutto il male...



Viaggiare in treno è fonte d'inesauribili sorprese (oltre che un efficace allenamento di pazienza e flessibilità). 
Per una serie di problemi ferroviari, mi ritrovo bloccata a Bologna per qualche ora. Il programma della giornata salta. Il disagio è notevole, la frustrazione anche. 
Eppure... vuoi mettere la possibilità inaspettata di fare una passeggiata sotto i portici del centro addobbato a festa, godendo dell'atmosfera da città-grande-ma-non-troppo che vi si respira? 
Alla fine, forse dovrei ringraziare Trenitalia per questo regalo.

Non mi sono accadute che cose inaspettate. C.G. Jung

lunedì 10 dicembre 2012

Prima neve




Oggi c'è il sole, e la spolverata di neve dei giorni scorsi ha reso tutto bellissimo.
La campagna è fiabesca, e per un po' la città candida è sembrata pulita e innocente.
Sta davvero arrivando Natale.


Forse la neve ama gli alberi e i campi, se li bacia con tanta gentilezza. L. Carroll


giovedì 6 dicembre 2012

La felicità dalla A alla Z /6

RISCHIARE
Le abitudini e il conosciuto sono altamente rassicuranti, ma limitano moltissimo i nostri orizzonti e c'impediscono di crescere. Essere felici richiede qualcosa di più. Richiede la capacità e il coraggio di osare cose nuove, di metterci alla prova, di sfidare limiti e paure. In questo modo attiviamo parti di noi che non sapevamo nemmeno di avere, e ci scopriamo persone più ricche, più complete, e quindi più felici.

SORRIDERE
Mettersi un sorriso finto in faccia quando dentro c'è tutt'altro non è una soluzione. Al contrario, aumenta il disagio, la separazione fra la maschera pubblica e il nostro vero essere. Però, anche crogiolarsi nella sofferenza nutrendo il mito del sacrificio non serve. Molto, molto meglio, esprimere appieno la sofferenza poi metterla da parte, e comportarsi "come se" si fosse felici. Strano a dirsi, funziona. Senza negare nulla, senza soffocare nulla, scegliere di alimentare sentimenti gioiosi provoca davvero cambiamenti dentro di noi.

TUTTO L’IMPEGNO POSSIBILE
Una ricerca ha stabilito che la felicità non si ottiene standone sdraiati sotto una palma in una perenne vacanza, bensì impegnandosi fino in fondo in un' attività che coinvolge e appassiona, qualunque essa sia, dall'equitazione agli scacchi, dal cucinare al birdwatching. Questo può anche voler dire fare fatica e sacrifici: ma ne vale la pena, perché quell'attività ci coinvolge totalmente, e ci fa sentire “interi” e pienamente vivi. 
La felicità quindi non nasce dal disimpegno ne' dall'illusione di una vita facile. Al contrario. Nasce dall'impegnarsi appieno, dal compromettersi nelle cose, nella vita, dal non scegliere la via più semplice, la minor resistenza. La felicità nasce (anche) dalla fatica, dagli obiettivi raggiunti, dalla lotta per un cambiamento. Nasce dallo sporcarsi le mani, dal non restare ai margini della vita, dal coinvolgersi nelle cose, ed essere disposti a pagarne il prezzo.

Tra vent’anni sarete più delusi per le cose che non avete fatto che per quelle che avete fatto. Quindi mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro. Prendete con le vostre vele i venti. Esplorate. Sognate. Scoprite.  M. Twain

lunedì 3 dicembre 2012

La meditazione del Tortellino

Anche quest'anno il rito si è compiuto. 
Il gruppo di donne è cresciuto. 
Ci ritroviamo in una giornata di pioggia, e l'atmosfera è festosa. 
Avvolte dai profumi del ripieno, del brodo che bolle, dei passatelli in preparazione per il pranzo, abbiamo dato vita a 40 uova di tortellini. 
Una distesa infinita e succulenta di piccoli capolavori. 
Fra chiacchiere, risate, battute, le mani sono concentrate nel creare, la soddisfazione del risultato del proprio lavoro è sotto gli occhi, e tutto il resto è lontano.
Una perfetta tecnica di meditazione.

Nei monasteri zen, cuocere i cibi e pulire sono onori che spettano ai monaci più esperti. R. Montana

sabato 1 dicembre 2012

New York


Leggo dal sito de La Stampa. 
"Clamoroso a New York: un giorno intero senza morti e violenza.
Dichiarazione a sorpresa del Dipartimento di Polizia: 
«Non si ricordava nella storia della città una giornata senza neanche una segnalazione relativa a omicidi o altri reati violenti».
Per la prima volta New York ha trascorso una giornata senza neanche un crimine o un atto di violenza. La notizia è talmente sorprendente che il portavoce del dipartimento di Polizia cittadino ha dichiarato la giornata di lunedì quella con il minor tasso di spargimento di sangue nella storia recente. Non un singolo omicidio, non uno sparo, né altro incidente violento è stato segnalato nell’arco di tutto il giorno. (...)"
Che bello iniziare Dicembre con questa notizia. 

E' la visione di una grande metropoli, palpitante di vita incessante, che batte al ritmo di un cuore immenso, capace di farsi intendere ai quattro angoli del mondo. T. Dreiser