lunedì 3 gennaio 2011

Compagni di viaggio

Sono in treno verso il Trentino.
A Verona siamo immersi nella nebbia.
Sale un uomo sui 70 anni, carico di bauli e valigie. Il suo telefono suona di continuo, ha una suoneria disco-dance anni 70 a volume altissimo.
A tutti racconta, con voce stentorea e un marcato accento siciliano, di essere sveglio dalle 3, di essere in viaggio da ore, qui c'é freddo e il cielo é grigio, si, arrivo fra due ore, non ti preoccupare, salutami Pino.
I suoi bagagli riempiono il corridoio, la sua voce riempie l'aria. Una ventata di energia in un treno un po' sonnolento. Cerca di attaccare bottone ma gli altri passeggeri, distaccati, non gli danno corda.
E lui pare non si capaciti, forse pensa ma come, siamo qui seduti tutti assieme, non c'è nulla da fare, almeno parliamo! E chiede indicazioni a tutti,sarà il treno giusto, e quando arriviamo, e dove si ferma, e c’è sempre la nebbia qui? Sembra che sia la sua prima volta nel profondo nord.
Una ragazza, gentile, gli risponde, lo rassicura, chiacchiera un po’.
A un certo punto la nebbia finisce, e ci troviamo davanti un panorama incantato: montagne innevate, un fiume terso che scorre, casine in lontananza. L'uomo per un momento resta senza parole. La ragazza sorride. Gli dà qualche indicazione ulteriore, si prepara a scendere.
Buon 2011.

Se vuoi andare in fretta va da solo. Se vuoi andare lontano va in compagnia. Proverbio africano



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