martedì 1 febbraio 2011

Corri che ti passa

Non sono una sportiva, non ho mai compreso fino in fondo il "piacere della fatica", e trovo che le palestre siano l'anticamera dell'inferno.
Tuttavia, intuisco che nella sfida con se stessi si racchiude un grandissimo mondo di valori e potenzialità.
Ieri, festa del patrono di Modena, si è tenuta la consueta Corrida di San Geminiano, una gara di corsa a cui partecipano centinaia di persone, dagli atleti di livello internazionale alle persone comuni.
Come sempre, resto incantata al passaggio dei corridori. Africani di un'eleganza sopraffina che corrono senza quasi toccare terra; ragazzi e studenti che si divertono in una sorta di "gita di classe"; atleti di ogni ordine e grado che sfidano i propri limiti; ma anche famiglie con bambini, anziani e gruppetti di signore di non più giovanissima età. Non mancano i personaggi estrosi, da quello che corre con un cane di una razza mai vista prima, allo spiritoso che corre con una sorta di copricapo indiano. Lo spettacolo è affascinante, divertente e anche commovente. Una varia umanità, ognuno a contatto con la propria fatica e il proprio limite. Il pubblico, solidale, incoraggia e applaude i temerari che sfidano la neve.

Non esistono condizioni meteo sfavorevoli, esistono uomini arrendevoli. Aldo Rock

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