lunedì 18 ottobre 2010

Niente è come sembra

La cronaca ultimamente è particolarmente densa di eventi drammatici. A questo proposito, estraggo da Repubblica del 15/10 un trafiletto di Michele Serra, giornalista e scrittore:
Che la vita sia dura e irta di pericoli è certamente vero. Che sia quell’inferno grondante sangue e morte che riverbera dal video e da molte edicole è invece falso, e produce non prudenza ma panico, non cautela ma ansia. Ogni giornalista, televisivo e non, andando a lavorare di mattina dovrebbe ripetere, con intenzione zen, questa utile litania: “Non tutti i tassisti vengono ammazzati di botte. Non tutti i cocker muoiono sotto un taxi. Non tutti gli zii uccidono e stuprano la nipote. Non tutte le discussioni finiscono in rianimazione. (...) Non tutti i passanti sono fifoni omertosi. Non tutte le notizie contengono, in nuce, l’annuncio della fine del mondo”-
I giornalisti e i media - salvo rare eccezioni - ci propinano ogni giorno una visione del mondo spaventosa. Certo, questa è una loro responsabilità. Ma la nostra responsabilità è di non farci travolgere e condizionare da questo fiume di ansie, paure, tragedie; di non respirare inconsapevolmente questi veleni tossici. Non facciamoci inquinare la mente. La nostra responsabilità è cambiare canale, spegnere la tv, soprattutto allenarci a valutare, a discriminare, a osservare. A non credere alle verità precotte, alle generalizzazioni, all’idea che là fuori ci sia un “nemico” che vuole solo il nostro male. La nostra responsabilità essenziale è di non cedere alla paura.



Impara a discriminare tra il Reale e l’irreale, aggrappati alla Realtà.
Yoga Vashishta - Vidyananda

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