venerdì 19 novembre 2010

La vera rivoluzione

Recentemente sono stata alla presentazione degli ultimi libri di Beppe Severgnini e Bill Emmott, scrittori e giornalisti. Il tema della serata era la situazione attuale in Italia.
In una terra tradizionalmente di sinistra come quella in cui vivo, sarebbe stato molto comodo e un po' scontato lasciarsi andare alla facile ironia e alla denigrazione dell'attuale governo.
L'incontro ha invece preso un'altra piega e mi ha colpito una frase, che non mi sarei aspettata in quel contesto: “la vera rivoluzione parte da sé”. Incominciare la rivoluzione dentro di sé, invece di puntare il dito fuori, significa individuare e correggere innanzitutto in se stessi quegli aspetti in ombra che tanto facilmente c'indignano quando li riconosciamo in altre persone. Egoismo, manipolazione, furbetterie varie, clientelismo, menzogna, in una qualche misura ci riguardano tutti. Ecco, possiamo iniziare da lì a costruire "un mondo nuovo".
Tenendo sempre presente che, nonostante tutto, esistono in Italia realtà davvero meritevoli, come i ragazzi di Addio Pizzo in Sicilia. Non tutto il Sud è sconfitto, non tutti i giovani sono tronisti o veline. Non tutta la società è preda di finti valori. La generalizzazione è un virus letale.

"Siate realisti, chiedete l'impossibile"

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