mercoledì 15 settembre 2010

La bimba perduta (e ritrovata)

Sono in fila alla cassa del supermercato. L'attesa è lunga, la gente sbuffa; tutti impazienti, di fretta.
Improvvisamente succede qualcosa. La donna che sta pagando si accorge che la sua bimba di due anni non è più vicino a lei.
Tutto si ferma. Le persone che fino a un momento prima erano immerse nei loro pensieri, nei problemi del quotidiano, ora sono allineate su un unico obiettivo: ritrovare la bimba. Per un momento, tutti escono dal guscio del proprio egocentrismo e si adoperano per
una priorità comune. Qualcuno la va a cercare, un ragazzo avvisa la sicurezza, una coppia di anziani controlla che non sia uscita in strada, qualcuno sta vicino alla madre angosciata. Un’immediata, istintiva solidarietà e collaborazione. Le piccole/grandi preoccupazioni individuali passano in secondo piano. Per un momento, d’istinto, si crea una comunità di esseri umani che cooperano per un intento condiviso.
La bimba  viene ritrovata poco dopo, si  era messa a giocare fra gli scaffali. La mamma rinasce.
Con una sorta di sollievo collettivo, e con una maggiore leggerezza nel cuore, ognuno ritorna al suo carrello, alla sua fila, alla sua giornata.

Ciò che accade a un altro accade a te stesso. Oscar Wilde

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