giovedì 12 agosto 2010

Primo post. Benvenuti nel mio blog

Ero in autobus. Pioveva. Il quotidiano che avevo comprato strillava titoli deprimenti. La giornata non prometteva un granché.

Poi però ho alzato gli occhi e mi sono guardata attorno.

Ho visto l’autista del bus aspettare un anziano traballante che con passo lento arrancava verso la fermata. Ho visto una ragazza africana cedergli il posto. Ho visto un adolescente pieno di piercing e di tatuaggi fare sedere una donna incinta. Prove di umanità sul bus nr.1.

Ho sentito che queste “non-notizie” vanno condivise. Sono sostenuta da una fiducia incrollabile nel genere umano e dal fatto che, se guardo a ritroso la storia, non ho dubbi che l’umanità, sia pur in modo faticoso e contorto, stia progredendo. Sono certa delle capacità e possibilità dell’essere umano di cambiare, crescere, evolversi, migliorare. Anche per questo ho scelto la mia professione: sono una counselor e una formatrice, a contatto quotidianamente con persone che, nella sofferenza, hanno scelto di cambiare. E quotidianamente vedo all’opera “the bliss of growth”, la gioia della crescita.

Ho deciso, quindi, di dare voce all’umanità e alla vita nella loro bellezza. Di dare spazio e valore ai piccoli semi di fiducia e meraviglia in ciò che vedrò, sentirò, leggerò, vivrò.

Questo non è cieco ottimismo, non è negare la realtà dei fatti ne’ fingere che vada tutto bene. E' la scelta consapevole di guardare anche altro, di rivolgere lo sguardo anche a ciò che di buono ci circonda, d’imparare a vedere il mondo e la vita con occhi nuovi.

Questo non sarà per me un esercizio semplice: la mia natura è portata a vedere ciò che manca, piuttosto che ciò che c’è. Ma lo prendo come un impegno verso di me, e anche verso chi avrà la voglia e la curiosità di leggere e di contribuire a questo blog.

Buona vita a tutti.

1 commento:

  1. della serie meglio tardi che mai (nel senso che posto solo ora):

    mi ha colpito quando dici alla fine che non sarà per te un esercizio semplice, perchè anch'io sto vedendo già da un pò di tempo le cose sotto altri punti di vista, solo che ci vuole disciplina, perchè come dici te siamo abituati sin dalla nascita a seguire un certo "standard" di visione delle cose, per ricordarsi e continuare a perseverare nel guardarle per il lato che stiamo imparando...e più diventa "routine" e più il nuovo mondo ti si spalanca...
    Saluti

    ps leggendo il racconto del bus, più altri tuoi post, ti raccomando di andarti a recuperare il film Crash contatto fisico di Paul Haggis, troverai situazioni che ti faranno accapponare la pelle....

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