Il cielo si oscura di colpo: un imponente stormo di uccelli si dirige, come guidato da una bussola infallibile, verso i cavi dell'alta tensione.
Li osservo accomodarsi in fila, schiamazzando come comari. Tutti prendono posto, uno attaccato all'altro. Qualcuno si mantiene un po' distante, forse timido o troppo snob per mescolarsi alla folla.
Eccoli insieme, tutti accoccolati, pronti per la notte.
Lo spettacolo è tenero e meraviglioso: una grande comunità che si prepara al sonno.
Non hanno bisogno di altro.
Guardate gli uccelli dell'aria: non seminano, non raccolgono, eppure nessuno è più ricco di loro. Matteo 6,24-34
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