Il Festival della Filosofia di Modena è ormai un evento colossale. Quest'anno il tema scelto era "Le cose", argomento particolarmente significativo in questa terra che, col terremoto di Maggio, ha sofferto perdite e danni anche a "cose".
Come ogni anno, la proposta è stata ricca, variegata, stimolante. Per qualche giorno, Modena e i paesi vicini sono stati benevolmente invasi da decine di migliaia di persone arrivate da tutta l'Italia.
Fra tutte le riflessioni più o meno "filosofiche" che il festival ha risvegliato in me, vorrei condividere un pensiero semplice semplice.
Se tante persone così diverse, apparentemente senza nulla in comune, scelgono di passare un weekend a riflettere, ad andare oltre la superficie delle cose, a cercare possibili risposte (oltre che a mangiare buon cibo emiliano e godersi la città, naturalmente), dicevo se tante persone scelgono questo invece di chiudersi in un centro commerciale o dormire davanti alla tv, allora l'umanità sta davvero evolvendo.
La crescita delle coscienze procede, lentamente ma inesorabilmente.
Gli oggetti formano la sostanza del mondo. L. Wittgenstein
Ho deciso di dare voce all’umanità e alla vita nella loro bellezza. Di dare spazio e valore ai piccoli semi di fiducia e meraviglia in ciò che vedrò, sentirò, leggerò, vivrò. Questo non è cieco ottimismo, non è negare la realtà dei fatti ne’ fingere che vada tutto bene. E' la scelta consapevole di guardare anche altro, di rivolgere lo sguardo anche a ciò che di buono ci circonda, d’imparare a vedere il mondo e la vita con occhi nuovi...
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