giovedì 20 dicembre 2012

La felicità dalla A alla Z /fine

Per concludere la mia breve carrellata, lascio parlare due eminenti scrittori, che aggiungono un paio di punti fondamentale per quanto riguarda la ricerca della felicità.

Se tendiamo alla felicità senza accettarne la controparte, che è la tristezza, se consideriamo la tristezza come un valore assolutamente negativo, come fosse una malattia, ci riduciamo a vivere una vita a metà, perché ci priviamo di una parte che invece è essenziale dell'esistenza. E. Wilson

La felicità, questa condizione esistenziale a cui ciascuno ambisce, è accessibile a tutti a prescindere dalla ricchezza, dalla condizione sociale, dalle capacità intellettuali, dalle condizioni di salute. Non dipende dal piacere, dal benessere fisico, dall'amore, dalla considerazione o dall'ammirazione altrui, ma esclusivamente dalla piena accettazione di sé, che Nietzsche ha sintetizzato nell'aforisma: "Diventa ciò che sei". 
Sembra quasi un'ovvietà, ma non capita quasi mai, perché siamo soliti misurare la felicità non sulla realizzazione di noi stessi, che è fonte di energia positiva per quanti ci vivono intorno, ma sulla realizzazione dei nostri desideri, che formuliamo senza la minima attenzione alle nostre capacità e possibilità di realizzazione. 
Non accettiamo il nostro corpo, il nostro stato di salute, la nostra età, la nostra occupazione, la qualità dei nostri amori, perché ci regoliamo sugli altri, quando non sugli stereotipi che la pubblicità ci offre ogni giorno.  U.Galimberti

Buona felicità a tutti.


2 commenti:

  1. Molto bella questa tua carrellata sulla Felicità.
    Queste ultime due perle sono davvero belle, che mi fanno molto riflettere.
    Ti auguro un Buon Natale!
    Ciao
    Francesco

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  2. Tanti cari auguri anche a te Francesco, che la Felicità sia con te!
    Un abbraccio

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