sabato 31 dicembre 2011

Goodbye 2011

Caro anno che stai finendo,
Ti ricorderò.
Hai portato esperienze, risate, incontri, sogni, emozioni, sorprese, scoperte.
Hai portato problemi, fatiche, ostacoli, dolori. Opportunità di crescita e di maturazione.
Ti lascio andare come un vecchio amico che ha compiuto la sua opera.
Fiduciosa che i germogli luminosi che hai piantato mettano radici, diventino forti e solidi, e diano fiori e frutti nel nuovo anno.
Auguro a me e a tutti un anno di fioritura.

Benedite gli ostacoli perché, come pietre sul sentiero, sono appigli per la salita. M. Morya

domenica 25 dicembre 2011

La Luce

Sei venuta, o luce della luce,
a dar chiarore alla luce.
Dai miei occhi
sono svanite le tenebre.
Tutto il cielo, la terra tutta
son pieni di riso e di gioia
e dove volgo gli occhi
tutto è bello, tutto è bello.

                            R. Tagore


venerdì 23 dicembre 2011

Caro Babbo Natale


Per questo Natale ti chiedo di portare,
a me e a tutti:

Tenerezza per il passato
Coraggio per il presente
Speranza per il futuro.






Onorerò il Natale nel mio cuore, e cercherò di mantenervelo tutto l’anno. C. Dickens

giovedì 22 dicembre 2011

Preghierina

"Fa che io non tenga al chiuso il Natale.
Fa che io non possa impacchettarlo, legarlo, avvolgerlo, imballarlo, confezionarlo, etichettarlo, sigillarlo, conservarlo.
Un Natale inscatolato è probabile che ammuffisca.
Fa che io possa donare il Natale, liberamente, con braccia esuberanti. Che io possa condividere, danzare, vivere il Natale, senza pretese, felicemente, responsabilmente, con mani traboccanti, passi infaticabili e occhi scintillanti. 
Un Natale donato resterà fresco e vivo fino a quando ritornerà".
L.Felver


Chi non ha Natale nel cuore non lo troverà mai sotto un albero. Sunshine Magazine

martedì 20 dicembre 2011

Un futuro luminoso

Recita di Natale alla scuola materna. Sono qui per curiosità, con uno sguardo un po' distaccato.
L'atmosfera è frizzante, c'è molta trepidazione, le maestre corrono avanti e indietro per gli ultimi preparativi, "Api di qua Coccinelle di là", un buffet sterminato, mamme in tensione, padri muniti di telecamere, nonni e parenti incontenibili.
Si abbassano le luci, parte la musica di Natale.
Ed ecco che dal fondo della sala entrano i bimbi.
Del tutto inaspettatamente, e con mia grande sorpresa, non riesco a trattenere le lacrime.
Mi commuove vedere questi frugoletti di 3-4 anni vestiti da angeli, tutti diversi e tutti bellissimi. Alcuni hanno l’espressione intenta di chi sta facendo qualcosa di speciale, altri un po’ disorientati cercano la mamma con lo sguardo, qualcuno si mostra spavaldo e disinvolto.
Mi commuove profondamente vedere questi germogli del futuro.
Dopo lo spettacolo dei bimbi, sale sul palco un gruppo di genitori per la loro recita.
La scenetta è tenera e divertente, mamme e papà si mettono in gioco con autoironia, leggerezza e sorrisi. Mi colpisce ed emoziona il loro impegno, il loro entusiasmo, la loro voglia di fare.
Non ho dubbi, che la natura dell’essere umano sia luminosa. E che ci sia speranza per l’umanità.

Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. Mt 19, 13-15

giovedì 15 dicembre 2011

Vivere

Invece del solito viaggio in treno, accetto il passaggio di un amico.
Il panorama che vedo regolarmente dal finestrino oggi sembra diverso. E non è necessario che mi legga il quotidiano da cima a fondo, le chiacchiere rendono il viaggio più breve. Anche la fila al casello sembra gradevole.
So che, se facessi il viaggio in auto tutte le settimane, diventerebbe un abitudine, non ne apprezzerei più la piacevolezza, e sarebbe il treno ad apparirmi come una bella avventura.
Le abitudini ci allontanano dalla bellezza del vivere. Certo,  sono necessarie, e a volte anche benefiche; ci aiutano a risparmiare energia, e ci danno sicurezza: ma spesso ci chiedono un prezzo alto, spengono la nostra attenzione, la nostra consapevolezza, e ci rendono soggetti passivi nelle nostre vite.
Una vita fatta soltanto di abitudini è una vita automatica.
Basta cambiare qualcosa ogni giorno, anche solo una piccola cosa, per ridiventare "vivi", per vedere il mondo e la vita con occhi diversi.
Rifuggiamo dal tran tran quotidiano, e dove possibile cerchiamo di mantenerci aperti al nuovo, impegnandoci a operare piccoli ma significativi cambiamenti: cambiare strada, cambiare bar, cambiare posto a tavola...tutto ci aiuta a mantenerci "svegli".

Mi piace ricordare qui questa poesia, che gira da parecchio tempo ma è sempre d'ispirazione.

Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivi
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice respirare.

Soltanto l'ardente pazienza
porterà al raggiungimento
di una splendida felicità.



M. Medeiros

mercoledì 14 dicembre 2011

15 canzoni che fanno stare bene

Una selezione variegata (e un po' improbabile, me ne rendo conto) di canzoni che hanno un effetto benefico sull'umore. 
Alcune di queste sono state scientificamente approvate da una ricerca inglese come efficaci "ricostituenti emotivi".
Chi sa l'inglese è avvantaggiato, ma il messaggio positivo passa comunque.
...e visto che é quasi Natale, ho messo anche i link...
Buon ascolto!


    1. What a wonderful world - L. Armstrong
    2. Is beautiful that way - Noa (da La vita è bella)

    Là dove senti cantare fermati, gli uomini malvagi non hanno canzoni. L.S. Senghor

    lunedì 12 dicembre 2011

    Tortellino day

    Una giornata di Dicembre.
    Un gruppo di donne di varie età.
    Farina uova ripieno profumato.
    Risate, chiacchiere, consigli, confronti, "i tuoi tortellini sono più belli dei miei".
    Ore di lavoro, lunghi taglieri pieni.
    Un piacere per gli occhi.
    La soddisfazione di produrre qualcosa con le proprie mani.
    Pregustare quando finalmente verranno assaporati, con il brodo buono.
    Sentirsi parte di una tradizione secolare.
    Momenti di vera gioia.

    La tradizione è una bellezza da conservare, non un mazzo di catene per legarci. E. Pound

    venerdì 9 dicembre 2011

    SuperMario Monti

    La bravissima Geppi Cucciari nel suo programma quotidiano G-Day su La7 elenca una serie di capacità straordinarie e imprese mirabolanti del nostro nuovo premier Mario Monti, ironizzando sulle immense aspettative che si sono create attorno a lui, e riesce sempre a strapparmi qualche risata.
    Eccone una gustosa selezione:


    • Secondo i Maya il mondo finisce il 21 Dicembre 2012. Poi inizia un mondo tecnico guidato da Mario Monti.
    • Quando gioca a dadi Mario Monti riesce a fare 7 tirandone uno solo.
    • La vera frase detta da Steve Jobs era "Siate Mario, siate Monti".
    • Mario Monti nuota così velocemente che una volta ha sorpassato il tonno insuperabile.
    • Le ragazze baciano il Principe Azzurro sperando si trasformi in Mario Monti.
    • Una volta Mario Monti ha fatto 6 al superenalotto. E neanche aveva giocato.
    • Da piccolo Mario Monti saltava l'ora di religione perchè non gli piaceva parlare di sé.
    • Mario Monti ha battuto il record mondiale di hula hoop usando un hula hoop quadrato.
    • La stella cometa seguiva Mario Monti.
    • Le pillole di Viagra quando hanno un calo della libido leccano una foto di Mario Monti.
    • Prima di dire si o no l'uomo Del Monte chiede sempre a Mario Monti.
    • Le tagliatelle di Nonna Pina non reggono il confronto con i ravioli di Mario Monti.

    martedì 6 dicembre 2011

    Gratitudine

    Alcune persone care mi hanno fatto un regalo bellissimo e totalmente inaspettato. Hanno colto uno di quei desideri inespressi che a volte coltiviamo senza nemmeno rendercene conto. L'attenzione vera e profonda che mi hanno dimostrato mi ha davvero toccato.
    Avere amici così preziosi è un grande privilegio.
    Sono convinta che in ogni vita ci sia almeno un'area in cui siamo "fortunati".
    In quel settore, che sia ad esempio il lavoro, l’amicizia, la famiglia, la realizzazione di sé, la vita fluisce bene, le cose funzionano al meglio senza particolare sforzo né particolare attenzione da parte nostra.
    Un’area di grazia, di espansione, di arricchimento, in cui le cose ci arrivano quasi magicamente; un’area in cui possiamo rilassarci con fiducia, sapendo che tutto andrà per il meglio.
    In quell’ambito, possiamo sperimentare la bellezza dei doni della vita, e la riconoscenza per ciò che ci viene dato. Possiamo sperimentare la gratitudine.

    Nella nostra vita quotidiana, non è la felicità che ci rende grati, ma la gratitudine che ci rende felici. A. Clarke 

    sabato 3 dicembre 2011

    15 film che fanno stare bene

    Ecco, in ordine casuale, una mia personale selezione di film che fanno bene all'umore.
    Perfetti da vedere o rivedere quando la vita sembra non sorridere tanto... 
    E per esagerare, vi regalo qui sotto una meravigliosa scena tratta da La Spada nella Roccia.



    1. Angeli con la pistola (F. Capra, 1961)
    2. Full Monty (P. Cattaneo, 1997)
    3. A qualcuno piace caldo (B. Wilder, 1959)
    4. La spada nella roccia (W. Disney, 1963)
    5. Una poltrona per due (J. Landis, 1983)
    6. Love, actually (R. Curtis, 2003)
    7. Grease (R. Kleiser, 1978)
    8. Forrest Gump (R. Zemeckis, 1994)
    9. L'era glaciale (1-2-3)
    10. Shrek (1-2)
    11. Yes Man (P. Reed, 2008)
    12. The Blues Brothers (J. Landis, 1980)
    13. Mamma Mia (P. Lloyd, 2008)
    14. Giù al nord (D. Boon, 2008)
    15. Un pesce di nome Wanda (C. Crichton, 1988)



    Il cinema è uno dei tre linguaggi universali; gli altri due sono la matematica e la musica.  F. Capra

    giovedì 1 dicembre 2011

    Cose da fare a Dicembre

    Eccolo, il mio mese preferito.
    Io mi sono portata avanti con i lavori e la letterina a Babbo Natale l'ho già scritta.
    Se poi lui avesse altri programmi e i miei desideri non fossero esauditi, ho deciso di essere felice comunque.
    Voglio…

    - Fare l'albero e decorare la casa
    - Scegliere con attenzione e piacere i regali, confezionarli con cura, e consegnarli con affetto
    - Passeggiare per le città illuminate a festa e lasciarmi stupire dall'atmosfera
    - Incontrare gli amici e le persone care
    - Indossare il berretto rosso e gli orecchini ad albero di Natale
    - Dormire a lungo sotto il mio meraviglioso piumino nuovo, caldo e leggero
    - Curiosare al mercatino di Natale a Trento, e scaldarmi con un vin brulè
    - Mangiare delizie di tutti i generi
    - Godermi il calore della casa
    - Ascoltare canti natalizi
    - Preparare i biscotti allo zenzero
    - Ritrovare la sacralità del Natale meditando e pregando
    - Sorridere di più
    - Vivere di più
    - Amare di più

    Chi è felice farà felici anche gli altri. M. Twain

    martedì 29 novembre 2011

    Fiducia

    "A volte, proprio nel momento in cui tutto ci sembra perduto, giunge il messaggio che ci può salvare: abbiamo bussato a porte che davano sul nulla: e nella sola per cui si può entrare, e che avremmo cercato invano cent'anni, urtiamo inavvertitamente, ed essa s'apre..." 

    M. Proust

    venerdì 25 novembre 2011

    Passato e futuro

    Osservo Merlino crogiolarsi al sole tiepido, scaldarsi e cambiare posizione per inseguire i raggi.
    Ogni tanto mi guarda con gli occhi socchiusi e mi sussurra un flebile miao, come a condividere la perfezione del momento.
    Come se mi ricordasse che il passato non esiste, il futuro non esiste.
    Esiste solo questa luminosa mattina di novembre di cui cogliere la pienezza.
    Si, Merlino vive totalmente nel qui e ora.
    Come un vero saggio illuminato.

    Questo momento è tutto ciò che c'è.  J. Rumi

    mercoledì 23 novembre 2011

    Il potere del canto

    E' una sera fredda e nebbiosa.
    Passeggio in un quartiere sconosciuto.
    Sento un coro cantare, inseguo la musica e arrivo a una chiesa. Entro, è in corso la Messa. Il canto corale è meraviglioso, almeno alle mie orecchie profane, ma non si vede nessuno cantare e penso sia una registrazione.
    Resto incantata per un po', poi mi addentro nella chiesa.
    Ed ecco che, seminascoste in una cappelletta, le vedo: un gruppetto sparuto di anziane parrocchiane, con abiti dimessi, sta cantando accompagnato da un organista altrettanto anziano e dimesso. Ho un moto irresistibile di tenerezza e ammirazione verso queste persone che, nonostante l'età e i visibili acciacchi, dedicano tempo ed energie al coro, e sono in grado di trasmettere emozioni e calore.
    Dentro di me le ringrazio e le benedico. Mi auguro davvero di poter mantenere un tale entusiasmo ed una tale freschezza.
    Esco dalla chiesa col cuore più leggero e un sorriso sulle labbra.

    Chi canta prega due volte. S.Agostino

    lunedì 21 novembre 2011

    Donne straordinarie: Irena Sendler

    Mi hanno parlato di Irena Sendler, una figura eroica poco conosciuta che merita di essere ricordata.
    Assistente sociale polacca, durante la seconda guerra mondiale Irena ottenne il permesso di lavorare nel ghetto di Varsavia, e portò in salvo migliaia di bambini nascondendoli dentro l’ambulanza, oppure spacciandosi per un tecnico idraulico e nascondendoli nel fondo della sua cassetta degli attrezzi, o escogitando mille stratagemmi diversi. Fuori dal ghetto, Irena forniva ai bambini dei falsi documenti e trovava loro rifugio presso famiglie fidate. Riuscì a salvare circa 2500 tra bambini e neonati.
    Fu scoperta dai nazisti, arrestata e torturata tanto da rimanere invalida. Venne poi liberata dalla resistenza polacca, e rimase nell’anonimato fino alla fine della guerra, continuando però a organizzare il salvataggio dei bambini ebrei.
    Irena teneva un registro dei nomi di tutti i bimbi che aveva portato fuori dal ghetto, conservandolo in barattoli di vetro sepolti sotto un albero.
    Dopo la guerra, cercò di rintracciare i genitori sopravvissuti per riunire le famiglie, e continuò a prendersi cura dei ragazzi rimasti orfani, opera che continuò fino alla sua morte nel 2008.
    Irena fu riconosciuta come una dei Giusti tra le nazioni, e proposta per il Premio Nobel della Pace.
    A volte, possiamo davvero essere fieri di appartenere al genere umano.

    Chi salva una vita, salva il mondo intero.

    venerdì 18 novembre 2011

    La ricerca della felicità

    Narra una parabola che quando moriremo e ci troveremo al cospetto di Dio, egli non ci chiederà quante preghiere abbiamo recitato, quante buone azioni abbiamo fatto, né quanti soldi abbiamo guadagnato.  
    La sua unica domanda sarà: “sei stato felice?”.

    La ricerca della felicità è il motivo della nostra esistenza. Ogni volta che siamo felici siamo più vicini a noi stessi, alla nostra natura profonda. Siamo più vicini ad una vita piena e vera. In altri termini, siamo più vicini allo Spirito, qualunque sia la forma che questo assume per noi.
    Questo è il nostro compito esistenziale. Questa è la sola, vera responsabilità che abbiamo. Ed è totalmente nostra. In quanto adulti, siamo responsabili di noi stessi e della nostra vita. Nessuno è responsabile della nostra felicità, e noi non siamo responsabili della felicità di nessun altro.
    Cercare la propria felicità naturalmente non significa saltare allegramente da una festa all’altra rifiutando gli oneri della vita. Si può essere felici anche in mezzo alla sofferenza: e un esempio illustre ne è Madre Teresa di Calcutta.
    Cercare la propria felicità significa vivere appieno e onorare la propria vita; significa smettere di accusare il destino, Dio, il governo o qualunque persona per la propria infelicità; significa assumersi la responsabilità di se stessi, compiere scelte coraggiose, ed essere disposti a pagarne il prezzo. Significa lasciare agli altri la stessa libertà.    
    Solo così possiamo, forse, avvicinarci alla Felicità.

    Ho commesso il peggiore dei peccati che possa commettere un uomo: non sono stato felice. J.L. Borges

    giovedì 17 novembre 2011

    Non sono tutti uguali

    Il capotreno è fermo e gentile.
    Dà tutte le informazioni con un sorriso.
    Rimbrotta severamente ma con gentilezza il ragazzo senza biglietto.
    Riesce a fare sorridere la donna indignata per le condizioni del treno.
    Si adopera affinchè la ragazza incinta trovi un posto comodo.
    Spiega pazientemente al passeggero anziano come prendere la coincidenza.
    Su un treno regionale malmesso che spesso scatena frustrazioni e litigi, questo capotreno è davvero un balsamo benefico.

    Ogni generalizzazione è pericolosa, inclusa questa. A. Dumas

    lunedì 14 novembre 2011

    Incontri

    Certi incontri ci cambiano.
    Ci sono persone che entrano nella nostra vita, a volte solo per un momento, e anche senza saperlo ne modificano la direzione. 
    A volte basta una parola, una frase, un gesto. Proprio quello, in quel preciso momento, ha l'effetto di un detonatore, fa nascere qualcosa che era appena sotto la superficie e ora viene alla luce. Da quel momento, nulla sarà più come prima.  
    Altre volte una persona, con la sua presenza, ha la capacità di attivare dentro di noi qualcosa che nemmeno sapevamo ci fosse. E allora ci scopriamo diversi. Ci vediamo con occhi nuovi. Scorgiamo in noi qualità e potenzialità che, solo qualche momento prima, non credevamo di avere.
    Altre volte, qualcuno riesce inaspettatamente ad aprirci la mente o il cuore, a mostrarci le cose da una prospettiva differente, ad allargare i nostri confini. A farci toccare un mondo nuovo. E quando succede, ci chiediamo come facevamo, prima, a stare in una stanza così stretta.
    A volte, qualcuno riesce a tradurre in parole qualcosa che abbiamo confusamente avuto dentro per tanto tempo, e finalmente questa cosa viene detta, diventa vera, e ci fa esclamare "si, è proprio così, l'ho sempre saputo ma non avevo le parole per dirlo".
    Ogni persona può farci da maestro. 
    Sono grata a tutti coloro che mi hanno cambiato. E a tutti coloro che ho contribuito a cambiare.

    Gli incontri più importanti sono già combinati dalle anime ancora prima che i corpi si vedano. P. Coelho

    mercoledì 9 novembre 2011

    Fortuna, sfortuna, chi può dirlo...

    Un’antica storia cinese racconta di un vecchio contadino al quale una mattina fuggì il cavallo che adoperava nel lavoro dei campi.
    Alla notizia i vicini di casa si recarono subito dal contadino per manifestargli la loro vicinanza in questo momento di grande sfortuna per lui.
    Sfortuna, fortuna, e chi può dirlo?“, si limitò a dir loro il vecchio contadino.
    Il giorno seguente, il cavallo fece ritorno; aveva trascorso la notte sulla montagna e, tornando a valle, era stato seguito da una mandria di cavalli selvatici.
    Quando i vicini vennero a saperlo, subito corsero dal vecchio per congratularsi con lui della straordinaria fortuna che gli era capitata.
    Fortuna, sfortuna, e chi può dirlo?“, sentenziò nuovamente il contadino.
    Fu così che quello stesso giorno il figlio del contadino decise di domare il più forte dei cavalli selvaggi. Ma mentre lo cavalcava, il cavallo selvaggio lo disarcionò, facendolo cadere violentemente a terra, tanto che si ruppe una gamba.
    Ancora una volta la gente del villaggio corse a casa del contadino per piangere insieme a lui l’evidente disgrazia che su di lui si era abbattuta. Ma ancora un volta il vecchio non si scompose più di tanto e si limitò a sentenziare: “Sfortuna, fortuna, e chi può dirlo?
    Avvenne infatti che in Cina scoppiò la guerra e che i capi dell’esercito, che giravano per reclutare soldati, vedendo il figlio del contadino con una gamba rotta non lo arruolarono...
    La storia potrebbe continuare all'infinito.
    Non fermiamoci all'apparenza. Gli eventi hanno in sè significati e conseguenze molto più ampi di ciò che possiamo vedere. Occorre il coraggio di affidarsi alla corrente, e di cogliere le opportunità che ci si presentano. La vita sa dove andare, e la sua saggezza è molto maggiore della nostra.

    Nessuno è nato sotto una cattiva stella; ci sono semmai uomini che guardano male il cielo.
    Dalai Lama

    lunedì 7 novembre 2011

    Piaceri d'autunno

    -A cena fuori, scelgo la mousse di castagne con crema di cachi. Un tripudio.

    - Provo un nuovo gusto di gelato artigianale: meringata ai marron glacé. E' talmente buono che quasi mi commuovo.

    - Davanti alla stazione c'è un venditore di caldarroste. Il profumo arriva a distanza. Non resisto. Sono squisite, croccanti e saporite. Il sorriso gentile del venditore le rende ancora migliori.

    Assaporando i piccoli piaceri della vita ci avviciniamo alla felicità.

    Ho il culto delle gioie semplici. Esse sono l'ultimo rifugio di uno spirito complesso. O. Wilde

    giovedì 3 novembre 2011

    Al di là del ponte

    C’era una volta, in un paese lontano, un viandante che da sempre cercava il tesoro che una notte gli era apparso in sogno.
    Un giorno, sente parlare di uno sciamano che risponde a tutte le domande.
    Pieno di speranza si mette in cammino, arriva al cospetto dello sciamano e gli chiede dove si trova il tesoro.
    Lo sciamano risponde: “Prosegui lungo quel sentiero, attraversa il ponte, e subito dopo il ponte troverai il tesoro che cerchi".
    Il viandante, entusiasta, si rimette in cammino, arriva al ponte, ma proprio mentre sta per attraversarlo viene assalito da una banda di briganti.
    Lo picchiano, lo derubano, lo spaventano. Il viandante torna indietro.
    Passato qualche giorno, ripreso dalle ferite, il viandante decide di riprovare.
    Ma ecco che di nuovo i briganti lo assalgono, lo minacciano, gli impediscono di passare.
    Il viandante torna sui suoi passi, ferito, acciaccato e spaventato, e decide di rinunciare.
    Sulla via del ritorno, si trova di nuovo davanti allo sciamano.
    Arrabbiato e frustrato, sbotta "Ma come, mi avevi detto che avrei trovato il tesoro, ma ho trovato solo dolore e sofferenza".
    Lo sciamano risponde "Tu sei tornato indietro. Ma il tesoro è là. Appena oltre la batosta".

    Il dolore è il gran maestro degli uomini. Sotto il suo soffio si sviluppano le anime.
    M. von Ebner-Eschenbach

    martedì 1 novembre 2011

    Il cane e la bambina

    Passeggiata in centro. I portici sono affollati.
    La mia nipotina di 3 anni passeggia per mano con la mamma, eccitata dalla frenesia della mattina.
    Una coppia viene verso di noi. Conduce al guinzaglio un labrador nero.
    Tutto succede in un lampo.
    La bimba e il cane si guardano e si buttano uno addosso all’altra.
    Il cane stampa una leccata sul viso della bimba. La bimba contraccambia con un bacio.
    Appena il tempo di capire cosa succede, di accettare le scuse dei proprietari del cane, e ci accorgiamo che il cane è in realtà una femmina e sulla targhetta ha lo stesso nome della bimba.
    Si chiama come lei.
    La curiosa coincidenza ci stupisce e ci fa sorridere.
    Loro in realtà, ne sono convinta, si sono riconosciute.

    Le anime pure sanno riconoscersi tra loro anche nei sentieri più oscuri della vita. M. De Angelis

    mercoledì 26 ottobre 2011

    La scelta

    Un anziano Apache stava insegnando la vita ai suoi nipotini.
    Egli disse loro:
    "Dentro di me infuria una lotta terribile fra due lupi.
    Un lupo rappresenta la paura, la rabbia, l'invidia, il dolore, il rimorso,
    l'avidità, l'arroganza, l'autocommiserazione, il senso di colpa...
    L'altro lupo rappresenta la gioia, la pace, l'amore, la speranza, la
    serenità, l'umiltà, la gentilezza, l'amicizia, la compassione, la fiducia...
    La stessa lotta si sta svolgendo dentro di voi ed anche dentro ad ogni
    altra persona."
    I nipotini rifletterono su queste parole per un po', poi uno di essi chiese:
    "Quale dei due vincerà?"
    L'anziano rispose semplicemente:
    "Quello che nutri".

    P. Lombardo

    lunedì 24 ottobre 2011

    Perfezione

    Sette anatre volano in formazione compatta, e planano sul ruscello con perfetta simmetria.
    Una foglia dorata si stacca dal ramo e volteggia nell'aria, disegnando geometrie misteriose prima di appoggiarsi dolcemente al suolo.
    Un passerotto vola deciso verso il cavo dell'alta tensione e si accomoda esattamente al centro, fra due piccioni, quasi a ricomporre un disegno armonioso.
    Un piccolo riccio sbuca circospetto da una siepe, si guarda attorno, e seguendo una traiettoria ordinata arriva alla mela che lo aspetta.
    Osservo con stupore la perfetta geometria della Natura.

    Possono esserci cose come queste, e sovrastarci come una nuvola estiva, senza la nostra speciale meraviglia? W. Shakespeare

    mercoledì 19 ottobre 2011

    Tutti insieme appassionatamente

    Ogni persona è un'entità complessa, sfaccettata, multiforme.
    Nel nostro mondo interiore abitano personaggi diversi, sorprendenti e contrastanti. Come disse qualcuno, "ognuno di noi è una folla". 
    Questa molteplicità interiore è una ricchezza, ci rende individui più completi, allarga le nostre possibilità di essere.
    Se in una relazione riusciamo a mostrare, esprimere e vivere le nostre diverse parti, sentendoci liberi di essere tutto ciò che siamo, e di sperimentare aspetti di noi fino ad allora sconosciuti; e se riusciamo ad incontrarci anche in quel luogo silenzioso e fermo che è al di là di tutti i nostri personaggi, allora quella relazione è davvero un dono da preservare.

    In ogni angolo della mia anima c'è un altare a un dio differente. F. Pessoa

    lunedì 17 ottobre 2011

    L'attimo fuggente

    Domenica mattina, passeggiata nel parco verde arancio.
    Finalmente è il momento giusto per il cappottino di maglia.
    E' davvero autunno, è proprio in questo preciso momento.
    Solo ieri faceva troppo caldo, fra un attimo sarà troppo freddo.
    Ora è il momento perfetto.


    L'uomo non vive altra vita che quella che vive in questo momento. Marco Aurelio

    lunedì 10 ottobre 2011

    Tepore

    Un gatto in autunno è una benedizione.
    Con il fresco, Merlino mi sta sempre addosso.
    Mi fa il "pane" sulla pancia, mi si accoccola di fianco facendo le fusa e dorme sulla mia testa, facendosi il nido nei miei capelli.
    Un essere morbido, caldo e soffice che scalda il corpo e il cuore.


    I gatti capiscono tutto quello che noi non diciamo. M. Malfoy

    mercoledì 5 ottobre 2011

    A cuore aperto

    Nel grande Piano dell'esistenza, il disegno appare spesso incomprensibile.
    Davanti a certi eventi, la domanda che nasce è: perchè? Perche è successo questo? Cosa devo fare? Come posso risolverlo? 
    A volte la risposta non c'è.
    Per quanto ci sforziamo di capire, la nostra mente non vede che un piccolo frammento di realtà, e non può rispondere.
    Allora, non resta che stare nell'esperienza. Stare fermi, aperti, sentendo tutto quello che c'è, anche se sgradevole e doloroso, senza fuggire o chiudersi o trovare finte soluzioni.
    Permettere alle cose di essere come sono. Anche se non ci piacciono, e non le vorremmo cosí. Stare lí, senza proteggersi, lasciando anche al dolore lo spazio per manifestarsi, è una prova difficile. Ammettere la propria vulnerabilità, la propria impotenza, è un atto di coraggio.
    Ma è solo cosí che possiamo crescere, e diventare persone più complete.

    Ascolta il tuo cuore. Esso conosce tutte le cose. P. Coelho

    lunedì 3 ottobre 2011

    La forza delle immagini

    Non sono appassionata di fotografia, affatto.
    Tuttavia, ho visitato la mostra di Ansel Adams, fotografo americano, attirata soprattutto dalle ottime recensioni e dal titolo “La Natura è il mio regno”.
    Le immagini sono in bianco e nero e, a un occhio inesperto come il mio, sembrano tutte piuttosto simili: ambientate nei grandi parchi americani, rappresentano alberi innevati e non, montagne, cascate, rocce, in un'apparente monotonia.
    Con grande sorpresa, verso la fine del percorso mi sono resa conto di provare la stessa emozione di ammirato silenzio che sorge in me davanti a certi scenari naturali. Ho finalmente compreso che il fotografo, nella sua ricerca, è riuscito a catturare momenti di luce e di bellezza che hanno in sé il Sacro. E anche se il mio occhio non li recepisce, vengono colti da altri livelli di coscienza e producono effetti inaspettati e sorprendenti.
    Questa è davvero arte.

    O Natura, tutto viene da te, tutto ha in te la sua essenza, tutto a te rifluisce. Marco Aurelio