lunedì 12 marzo 2012

Londra 2012


Un pensiero meraviglioso mi ha attraversato la mente l’altra mattina: questo è l'anno delle Olimpiadi!
Sto già aspettando. Adoro queste grandi manifestazioni sportive.
Riesco a non farmi smontare l’entusiasmo dalle polemiche, dai costi assurdi, dalla consapevolezza che sono diventate una macchina da soldi.
Riesco a commuovermi sempre per gli inni nazionali, per la tensione delle gare, per gli atleti di piccoli paesi semi sconosciuti che per qualche istante salgono alla ribalta e li vedi increduli, già paghi di poter essere lì. E a volte succede l'impensabile, qualche granello di sabbia inceppa l’ingranaggio dei favoriti ed ecco che vince lo sconosciuto, l’emergente, contro ogni previsione.
Riesco a commuovermi per atleti verso la fine della carriera (comunque sempre più giovani di me) che conquistano con le unghie e coi denti un posto nella storia.
M’importa assai poco dei numeri, delle statistiche, dei record.
Ma vengo travolta e conquistata dalle storie umane di fatica, successi e sconfitte, e dalla sorprendente capacità che uomini e donne hanno di spingere il corpo all’estremo e andare oltre i propri limiti. Prendo spunto per riflettere sulla volontà che permette obiettivi inimmaginabili, e anche sugli eventi della vita che a volte costringono a deviazioni e percorsi inaspettati.
Ammiro i vincitori, ma empatizzo forse di più con gli sconfitti, con coloro che bruciano anni di preparazione in pochi attimi.
E poi quest'anno si svolgono a Londra, città che porto nel cuore.
Motivo in più per fare il conto alla rovescia in trepida attesa.


(…) Se sai costringere il tuo cuore, nervi e polsi a sorreggerti anche quando sono esausti, e così resistere quando in te non c'è più nulla tranne la Volontà che dice loro "Resistete" (…), tua è la Terra e tutto ciò che contiene e - quel che più conta - tu sarai un Uomo, figlio mio. R. Kipling

6 commenti:

  1. Mi piace questo post anche io non vedo l'ora... complimenti anche per le citazioni sempre molto belle. ciao

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  2. Ti ringrazio, spero che continuerai a leggermi. Ciao!

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  3. Che bel post!
    Anch'io sono sempre stato un appassionato di Olimpiadi, mi piace innanzitutto la sua storia con De Coubertin e il suo motto: l'importante non è vincere ma è partecipare. Sicuramente va un pò contro il pensare di "oggi" dove si pensa solamente ad arrivare primi, e come dici te ai grandi interessi che ci sono, ma appunto, la sua stortura, non è questo che ci interessa.
    Mi ricordo il documentario della Leni Riefenstahl Olympia, del 1936, che mi sorbii tutto nei giorni prima delle Olimpiadi di Los Angeles 1984 che dettero sulla Rai, un bianco e nero ed un'eleganza dei corpi, oltre a vedere il grande Jessie Owens, nero, che vinceva 4 medaglie d'oro contro i bianchi tedeschi, davanti a Hitler che professava la supremazia razza ariana.
    Come mi ricordo gli appuntamenti notturni per vederci le finali più importanti sia negli Stati Uniti, a Seul, in Australia, in Cina...che bei ricordi...
    ps: guarda che nel tiro con l'arco, nella carabina, nel canottaggio ci sono dei 50enni anche..., non siamo così veci...

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  4. Il documentario non lo ricordo, ma Jesse Owens è una vera leggenda. E ricordo anche notti alzate a guardare finali di sport sconosciuti... Peccato che quest'anno la Rai trasmetta solo una parte delle gare, ci vorrebbe la pay tv, dovrò trovare una soluzione...

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  5. Si è vero, si partiva con l'idea di aspettare la gara dell'Italiano e nel frattempo si vedevano degli sport, delle discipline mai viste, con atleti che ce la mettevano tutta...Ora come dici te, è proprio quello la cosa più bella vedere atleti che arrivano da nazioni che non hanno quasi mai partecipato ma che si impegnano fino allo spasimo, oppure vedere il dramma di quell'atleta che è stato sempre primo nell'anno nella sua disciplina e per "sentire" troppo l'evento o per altri motivi non riuscire a centrare l'evento.... Lo sport come la vita, è imprevedibile...
    Poi che bello vedere le cerimonie d'apertura, che ti raccontano la storia della nazione partecipante, con tutto l'impegno che ci mettono, invece meno quelle di chiusura perchè ti viene la nostalgia che finiscono...
    eeeh quanti ricordi sulle Olimpiadi..

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  6. Si vede che l'argomento ti appassiona, mi fa piacere, grazie per il contributo! e speriamo che il 27 luglio arrivi presto...

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