sabato 31 marzo 2012

Dare e ricevere

Nella vita mi sono trovata più volte nella condizione di chiedere. 
E ho sempre trovato persone disposte ad aiutarmi, oppure ho incontrato eventi favorevoli. Ho sperimentato che la vita è straordinariamente generosa, e le vie per ottenere ciò di cui abbiamo bisogno sono tante, e a volte sorprendenti.
Per diverso tempo mi sono sentita un po' in debito con l'esistenza. 
Ed ecco che è capitata l'occasione di "sdebitarmi". Altre persone, altre circostanze mi chiedono di dare molto più di quanto avrei pensato possibile. Eppure mi sembra normale, mi sembra che non possa essere che così. Fra l'altro, ricordo di avere letto che nel buddhismo è chi dà che ringrazia colui che riceve, perché gli ha dato l'opportunità di esercitare la generosità. Un capovolgimento di visione.
In realtà, dare e ricevere sono parte dello stesso ciclo naturale, dello stesso fenomeno. C'è un bilanciamento, un sostanziale equilibrio. Lo sbilanciamento, se c'è, se lo percepiamo, è solo temporaneo, ed è destinato ad essere colmato. 
E se a volte pare non sia così, forse basta riflettere su quanto più grande di noi sia la Vita, e su quanto misteriosi siano i suoi percorsi. 


Quello che date a un altro lo date a voi stessi. N. D. Walsch



giovedì 29 marzo 2012

Vita facile

Avevo da sbrigare una serie d'incombenze sgradevoli, e già m'immaginavo girare per ore fra diversi uffici pubblici col fegato sempre più gonfio di bile. 
Invece, sorpresa. 
Gli addetti erano gentili ed efficienti, l'attesa ragionevole, nessun inghippo è sorto all'improvviso, e in un'ora ho risolto tutto nel modo migliore. Sono anche riuscita a scambiare qualche risata con una delle impiegate. 
Forse era il cielo azzurro, forse la margherite spuntate sulle aiuole, ma davvero ogni tanto la vita fluisce con una facilità sorprendente.


La vita semplice si conquista traverso la vita complicata. M. Bontempelli

martedì 27 marzo 2012

Bellezza

Cammino in un parco 
di alberi in fiore.
Si alza un vento leggero 
e i petali incominciano a volare.
Scende una pioggia rosa.
Avvolta da nuvole di fiori resto, 
ammutolita, a osservare questo incanto.


La bellezza è verità, la verità bellezza: questo è tutto ciò che sapete sulla terra, e tutto ciò che vi occorre sapere. J. Keats


domenica 25 marzo 2012

Rinnovamento

"Non molto tempo fa vidi una casa. Bruciava.
Il tetto era lambito dalle fiamme.
Mi avvicinai e m'avvidi
che c'era ancora gente, là dentro.
Dalla soglia li chiamai, incitandoli
a uscire, e presto.
Ma quelli parevano non aver fretta.
Uno mi chiese,
mentre la vampa già gli strinava le sopracciglia,
che tempo facesse, se non piovesse per caso,
se non tirasse vento, se un'altra casa ci fosse,
e così via.
Senza dare risposta
uscii di là. Quella gente, pensai,
brucerà
 prima di smettere con le domande
Amici, davvero,
a chi sotto i piedi la terra non brucia al punto
che paia meglio qualunque cosa
piuttosto che rimanere là, a costui
io non ho nulla da dire".
Così Gotama, il Buddha.
 
B. Brecht


giovedì 22 marzo 2012

Donne straordinarie: Aung San Suu Kyi

Sta per uscire un film che non voglio perdere, "The Lady" di Luc Besson. 
Seguo da diversi anni la storia di Aung San Suu Kyi, e sono sopraffatta dal coraggio, dalla dedizione e dalla forza interiore di questa donna. 
Nata in Birmania, Aung San Suu Kyi è stata costretta ad abbandonare la sua famiglia in Inghilterra per lottare nel suo paese contro un regime dittatoriale, in difesa dei diritti umani. 
Leader riconosciuta della lotta non violenta, Nobel per la pace nel 1991, ha passato vent'anni fra carcere e arresti domiciliari, e solo nel 2010 è stata liberata ed è ora candidata alle elezioni. 
Al di là del valore artistico del film, che m'interessa relativamente, concordo col regista:  "la sua storia andava raccontata, perché San Suu Kyi è una vera eroina, una vera rappresentante della razza umana". 




Un eroe è colui che fa ciò che può. Gli altri non fanno. R. Rolland

martedì 20 marzo 2012

Ah la primavera...



Il video è tagliato un po' bruscamente, ma resta un piccolo gioiello per celebrare la nuova stagione che inizia. 



La fantasia è una perpetua primavera.  J.F. von Schiller

lunedì 19 marzo 2012

L'apparenza inganna

Sull'autobus sale un gruppo di ragazzini. 
Hanno bigiato la scuola (chissà se si dice ancora così), si atteggiano a ribelli, sono sguaiati e rumorosi, hanno jeans strappati, mutande a vista, piercing ovunque. 
Il bus frena di colpo, uno dei ragazzi urta un'anziana signora seduta. 
Di colpo il ragazzo si trasforma, si profonde in scuse, mi spiace tanto, spero di arrivare anche io alla sua età. 
La nonnetta ringrazia, sorride, non è successo niente, ti auguro di arrivarci in salute come me.
Il giovane scende dal bus con gli amici, in un attimo si rimette la maschera spavalda da bulletto, ma il rossore sulle guance tradisce la sua emozione. 
Un cuore tenero sotto la maschera.




Molti individui, come i diamanti grezzi, nascondono splendide qualità dietro una ruvida apparenza. Giovenale



giovedì 15 marzo 2012

Inseparabili


Il musicista di strada inglese James Bowen e il suo gatto rosso Bob sono ormai celebri.
La storia di come si sono incontrati è davvero da film. 
James, un passato turbolento, vive con i pochi spiccioli che raccoglie suonando a Covent Garden a Londra. Bob è un gatto di strada, in pericolo di vita dopo essere stato attaccato da altri animali.
James lo porta dal veterinario, lo fa curare, lo tiene con sé un paio di settimane finché non si è ripreso, poi decide di lasciarlo andare. Ma quando gli apre la porta per farlo uscire di casa, Bob non si muove. Come se dicesse "Voglio stare con te". 
Da allora, James e Bob vanno insieme ovunque. Sugli autobus e in metropolitana, nei negozi e per strada. Durante le performance di James, Bob resta tranquillo, sul marciapiede, seduto su un cuscino.
Ora sta uscendo il libro della loro amicizia. 
Una storia irresistibile.


Non è facile conquistare l'amicizia di un gatto. Vi concederà la sua amicizia se mostrerete di meritarne l'onore, ma non sarà mai il vostro schiavo. T. Gautier



mercoledì 14 marzo 2012

Il tempo del risveglio

Stavo scrivendo da un po' quando Merlino ha reclamato la sua cena. 
Gli ho risposto in automatico, "è presto". 
Lui, saggio e perseverante come solo un gatto può essere, ha insistito. 
Allora ho guardato l'orologio: le 18, l'ora del suo pasto. 
Mi sono resa conto all'improvviso che l'inverno è finito. C'è ancora luce fuori. 
Le stagioni luminose sono in arrivo, con il loro carico di possibilità. 
Abiti più leggeri, colori più chiari, cibi più freschi.
C'è aria di rinascita in giro. C'è voglia di uscire, di aprirsi alla vita, di rifiorire. 
C'è voglia di cambiare pelle e attraversare il mondo con più leggerezza.


L'inverno è finito: la luce è tiepida e danza, dal suolo al firmamento chiaro. 
P. Verlaine



lunedì 12 marzo 2012

Londra 2012


Un pensiero meraviglioso mi ha attraversato la mente l’altra mattina: questo è l'anno delle Olimpiadi!
Sto già aspettando. Adoro queste grandi manifestazioni sportive.
Riesco a non farmi smontare l’entusiasmo dalle polemiche, dai costi assurdi, dalla consapevolezza che sono diventate una macchina da soldi.
Riesco a commuovermi sempre per gli inni nazionali, per la tensione delle gare, per gli atleti di piccoli paesi semi sconosciuti che per qualche istante salgono alla ribalta e li vedi increduli, già paghi di poter essere lì. E a volte succede l'impensabile, qualche granello di sabbia inceppa l’ingranaggio dei favoriti ed ecco che vince lo sconosciuto, l’emergente, contro ogni previsione.
Riesco a commuovermi per atleti verso la fine della carriera (comunque sempre più giovani di me) che conquistano con le unghie e coi denti un posto nella storia.
M’importa assai poco dei numeri, delle statistiche, dei record.
Ma vengo travolta e conquistata dalle storie umane di fatica, successi e sconfitte, e dalla sorprendente capacità che uomini e donne hanno di spingere il corpo all’estremo e andare oltre i propri limiti. Prendo spunto per riflettere sulla volontà che permette obiettivi inimmaginabili, e anche sugli eventi della vita che a volte costringono a deviazioni e percorsi inaspettati.
Ammiro i vincitori, ma empatizzo forse di più con gli sconfitti, con coloro che bruciano anni di preparazione in pochi attimi.
E poi quest'anno si svolgono a Londra, città che porto nel cuore.
Motivo in più per fare il conto alla rovescia in trepida attesa.


(…) Se sai costringere il tuo cuore, nervi e polsi a sorreggerti anche quando sono esausti, e così resistere quando in te non c'è più nulla tranne la Volontà che dice loro "Resistete" (…), tua è la Terra e tutto ciò che contiene e - quel che più conta - tu sarai un Uomo, figlio mio. R. Kipling

domenica 11 marzo 2012

Pubblicità progresso


Pubblico volentieri questi spot (credo belgi) che promuovono l’utilizzo dei mezzi pubblici, e sono un modo divertente per sottolineare l’importanza della collaborazione e del lavoro di squadra. 
Un doppio messaggio positivo consegnato col sorriso sulle labbra.








Un gruppo di persone che condivide un obiettivo comune può raggiungere l'impossibile. Anonimo

venerdì 9 marzo 2012

Strawberry fields



La prima fragola della stagione è un rito.
Mi ero ripromessa di aspettare ancora un po' ma non ho resistito.
Sono andata con trepidazione al negozio che ho soprannominato 'la boutique del rapanello', un fruttivendolo costosissimo ma che ha sempre prodotti squisiti.
Con l'aria soddisfatta di una bambina appena uscita dalla pasticceria, ho portato a casa delicatamente un cestino di fragole mature e succose. 
Il profumo già mi aveva conquistato, ma gustare la prima, cosi, appena lavata, è stato un momento di puro piacere.
Naturalmente ho espresso un desiderio, come mi ha insegnato mia nonna.
E sono certa che la Fata delle Fragole l'esaudirà.


Un tavolo, una sedia, un cesto di frutta e un violino: di cos'altro necessita un uomo per essere felice? A. Einstein


mercoledì 7 marzo 2012

Io parlo da sola

Spesso parlo fra me e me, a voce alta.
In casa, in auto, ma anche quando cammino per strada.
Gesticolo.
Interpreto le diverse voci del mio dialogo interno.
Mi racconto le cose.
A volte sorrido ad alcune battute.
So che rischio di essere presa per matta, o perlomeno per una tipa un po' bizzarra.
Tuttavia, diversi studi hanno dimostrato che parlare da soli fa bene. E da qualche parte ho letto che questo è un modo per farsi ascoltare dal proprio angelo custode...
Ecco, ho almeno questa consolazione.


La gente dice: "È matto", oppure "Vive in un mondo di fantasia", o ancora "Come può confidare in cose prive di logica?" . Ma il guerriero della luce continua ad ascoltare il vento e a parlare con le stelle. P. Coelho


lunedì 5 marzo 2012

Lunedi mattina

Un caffé in centro, al tavolino, leggendo il giornale.
Una lunga passeggiata al mercato, una folla pittoresca e multietnica, l'italiano parlato con gli accenti più diversi.
Le battute un po' grevi ma genuine dei venditori ambulanti.
Qualche piccolo acquisto colorato, fra cui un indispensabile  schiacciapatate da vera "donna di casa"...
Mi sento una privilegiata per questo tempo e questa libertà.


Il vero lusso, che nessuno pensa più di offrirsi, è prendersi il proprio tempo. P. Morand



sabato 3 marzo 2012

Pazienza

C'è un gatto seduto accanto al muretto. Si gode il sole tiepido, in apparenza indifferente a ciò che lo circonda.
Lo osservo per un po'.
E' placido, ma non completamente rilassato. Mi accorgo che è vigile sotto lo sguardo sornione.
Passano i minuti e non succede nulla.
Ma ecco che qualcosa spunta da una crepa del muretto, e il micio scatta con un balzo per afferrare la preda.
E' un insetto, che riesce a nascondersi di nuovo.
Il gatto non si scompone. Resta lì. Attende.
Una prova d’imperturbabile pazienza.
La pazienza è una virtù un po' fuori moda. Nella nostra cultura dell’immediato, nella realtà del tutto-subito, in cui basta un click per fare shopping o esprimere un’opinione, pazientare è una sofferenza. Eppure, l'attesa dà valore a ciò che vogliamo. La Pasqua ha senso solo se è preceduta dalla quaresima: se pilucchiamo dolci per un mese poi non ci godremo l’uovo di cioccolato.
Ma non è solo una questione di appagamento.
Cercare di cogliere un frutto prima che sia maturo ci darà solo un frutto acerbo, a volte immangiabile. Se quel frutto ha un valore per noi, bisogna saper aspettare che giunga la sua stagione. Ed essere pronti a coglierlo, perché un momento dopo è già troppo tardi.
La pazienza è l'atteggiamento di chi sta nel tempo senza forzarlo, senza precipitare l'azione prima della sua maturazione. Non va confusa con la passività. Al contrario: è un atteggiamento attivo che richiede forza, resistenza, disciplina, perseveranza. Ed è molto faticosa, perché "è un movimento opposto al nostro impulso irriflessivo a fuggire o a combattere. La pazienza ci chiede di andare al di là della scelta tra fuggire e lottare. È la terza via ed è la più difficile." (H. Nouwen)
Essere pazienti significa entrare in un ritmo universale che va oltre noi.
In definitiva, significa allinearsi con il Tempo. Certi che, al momento giusto, la maturazione giungerà.
Però… a volte la pazienza è soltanto un alibi che nasce dalla paura. Allora attenzione, che l'attesa non diventi una sterile inerzia, una rassegnata staticità, o un’esasperante cautela che ha solo il risultato di ostacolare il fluire della vita.
La difficoltà, come sempre, è riconoscere cosa richiede il momento e agire - o non agire - di conseguenza.

Nella pazienza, possiederai il tuo cuore. Luca 21, 19

giovedì 1 marzo 2012

Lo confesso

Cammino di buon passo verso il centro. Nell'aria si sente la primavera in arrivo.
Un vecchietto mi guarda arrivare da lontano, e quando l'incrocio mi borbotta "belle gambe" (il tipo era visibilmente un eccentrico).
Poco dopo, un paio di ragazzini mi rivolgono un "signorina complimenti alla mamma" che non sentivo da almeno vent'anni (i ragazzi erano in piena tempesta ormonale e privi di qualunque capacità discriminatoria).
Ora, sarò antiquata, e anche ottenebrata da una società maschilista e sessista che vede le donne solo come oggetti eccetera (tutto vero), però confesso che questi apprezzamenti, fatti in modo così garbato e anche un po' goffo, a me hanno fatto piacere. Anche se i miei ammiratori erano under-18 e over-70...
Il sorriso mi è rimasto sul volto per un po'.

Per sballato che sia, un complimento ha sempre il merito della generosità.  G. Manzini